Ansa
14 gen 2016
Pitti Uomo 89: l'androide in pelle 3D del coreano Juun.J
Ansa
14 gen 2016
A-gender, senza taglia, senza limiti nel mix di materiali, soprattutto pelle, e nella tridimensionalità dei volumi: l'uomo-androide disegnato dallo stilista coreano Juun.J veste preferibilmente con lunghi cappotti neri in agnello rovesciato dalle linee futuristiche, che riportano impresse come tatuaggi, le immagini giganti di donne-robot e dinosauri meccanici, realizzati dal suo artista preferito, il giapponese Soraja Ma.

Sotto ai lunghi pastrani, ai parka o ai giacconi over dalla linea a uovo, tutti in mix di varie pelli con abbondanza di agnello rovesciato, Juun J. mette pantaloni ampissimi, dall'appeal orientale, talvolta corti sotto al ginocchio. Ai piedi sneaker spesse e rialzate, che sembrano quelle dei 'replicanti' del cult movie Blade Runner.
E' questo il concetto di tailoring del creativo coreano il cui brand é controllato dal Gruppo Samsung attraverso la società Cheil Industries, menswear guest designer di Pitti Uomo 89, che ha sfilato il 13 gennaio alla Stazione Leopolda.
Il designer che vive e lavora a Parigi, nel cui calendario é presente dal 2007, e che continua ad attrarre con la sua ricerca le attenzioni della comunità internazionale della moda, ha presentato per la prima volta a Firenze la sua collezione Uomo.

Lo stilista é tanto innamorato della città che lo ospita, che gli rende omaggio imprimendo sui bordi di cappe e di pastrani le scritte grafiche giganti di "Pitti Uomo 89".
"Firenze é una delle mie città preferite in assoluto. Sono innamorato non solo della della sua bellezza architettonica ma anche della sua anima" spiega Juun J. alla stampa nel backstage durante l'anteprima, di fronte ai bozzetti dei 40 outfits che hanno sfilato all'interno della ex Stazione Leopolda su una passerella lunga oltre 50 metri.
Protagonista della collezione declinata in colori basici come nero, bianco e crema, con flash di azzurro, é la creatività di una moda tridimensionale. Uno street tailoring ("Tutte le persone che incontro nelle strade del mondo possono ispirarmi" rivela) che "non è quello classico di giacca e pantaloni" precisa lo stilista scherzando. E' uno stile attraversato da citazioni artistiche che mixano le radici asiatiche ed heritage sartoriale, silhouette futuristiche di uno stile avant garde e volumi estremi, influenze militari e cosmopolitismo parigino. Un risultato difficilmente raggiungibile se non si conoscono le basi del tailoring. Un genere che lo stilista definisce "classico" e a cui dedica un'attenzione maniacale.
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