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12 gen 2016
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Pitti Uomo 89, Claudio Marenzi (SMI): l'Italia prenda in mano la partita nell'UE

Di
Ansa
Pubblicato il
12 gen 2016

"Per il 2016 ci aspettiamo una crescita intorno al 2%" della moda italiana: lo ha affermato Claudio Marenzi, presidente di Sistema Moda Italia, intervenendo alla cerimonia d'apertura di Pitti Immagine Uomo a Firenze. "Una crescita moderata - ha aggiunto - ma parlerei piuttosto di crescita incerta, perché sicuramente alcuni parametri ci fanno rimanere positivi, dall'altra l'incertezza geopolitica ed economica lascia questi dati molto incerti".

Claudio Marenzi


Su 'Made in', Ttip e progetto Euromed "dobbiamo prendere in mano il pallino a livello europeo, certificando la nostra centralità su questo settore. In questo momento - ha affermato - è fondamentale lavorare tutti insieme su un unico obiettivo, sottolineare il primato mondiale e sicuramente europeo della moda italiana, intesa non solo come creatività ma anche come industria. Noi pesiamo per il 36% del fatturato europeo del tessile- moda, mentre il 23% è la quota della Francia: ma almeno il 50% della produzione francese va accreditato all'Italia. Questo primato va determinato".

Secondo Marenzi "è estremamente importante determinare il concetto della proprietà intellettuale anche per la moda: molti grandi marchi non italiani su questo stanno facendo un grandissimo lavoro sfruttando la capacità di altri di fare innovazione e nuovi prodotti. Questo deve essere chiarito a livello legislativo".

"Al tavolo del Ministero dello Sviluppo economico sarà importante coordinare i progetti nazionali perché si finanzi la moda nel modo giusto". Ha invece affermato Andrea Cavicchi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana, intervenendo alla cerimonia d'apertura di Pitti Immagine Uomo.

Nell'ambito fieristico della moda infatti "Pitti deve ancora lottare a livello internazionale - ha sottolineato - gli altri sono aggressivi e sono un punto di riferimento", e per questo "è importante il lavoro del Ministero", così come a livello locale "i prossimi lavori di riqualificazione della Fortezza da Basso sono un segno del momento che stiamo vivendo", e sono importanti perché "abbiamo bisogno di una Fortezza funzionante, quindi oggi è ancora più importante che la programmazione dei lavori sia congrua con le esigenze di Pitti".

In generale, ha sottolineato Cavicchi, "a livello internazionale la moda italiana sta dando segnali positivi", e bisogna "incentivare chi fa prodotto italiano, generando ricchezza per il territorio".

E sempre a proposito di internazionalizzazione è intervenuto Roberto Luongo, direttore generale dell'agenzia ICE: "Quest'anno avremo oltre 500 milioni di euro a disposizione per l'internazionalizzazione: vogliamo essere a fianco delle imprese", ha detto Roberto Luongo che ha sottolineato che anche nel settore della moda "il tema centrale è l'internazionalizzazione, perché lo sviluppo ulteriore del sistema italiano sui mercati internazionali è il cuore della crescita in questa fase in cui i consumi sono ancora stagnanti".

Fino a qualche anno fa, ha ricordato il direttore generale dell'ICE, "era complesso lavorare col sistema moda mettendo insieme fiere, associazioni, e imprenditori: ora ci stiamo mostrando insieme sui mercati mondiali, e si percepisce la nostra capacità di essere coesi".

 

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