Pitti Bimbo 82: Piccola Ludo arriva in Arabia Saudita aprendo 5 store

Di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il
24 gen 2016

Il marchio di abbigliamento e accessori junior di alta gamma per bambine dagli 0 ai 14 anni con sede a Sulmona (AQ), approda in questo 2016 nel mercato dell'Arabia Saudita attraverso l'apertura di 5 negozi della superficie di circa 50 mq. Il primo sarà inaugurato a maggio, gli altri a seguire.

Distribuito in tutte le regioni d'Italia, e poi in Inghilterra, Francia, Repubblica Ceca, Ucraina, Russia, Belgio, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Kazakistan, Cina e Giappone in circa 180 punti vendita (130 dei quali in Italia), il marchio aquilano ha visto crescere del 10% il fatturato 2015, con una previsione di crescita 2016 nell'ordine del 20%. “Questa collezione è piaciuta tantissimo qui a Pitti Immagine Bimbo, quindi pensiamo di andare molto meglio quest'anno”, dice a FashionMag la fondatrice Cinzia Cinotti, mamma di Ludovica e Lavinia, ed è proprio in onore della primogenita che è nato il nome del brand: Piccola Ludo.

“Realizziamo prodotti pensati appositamente per il benessere delle bambine, perché sono fatti di tessuti comodi, come il cotone, la seta e le fibre naturali, gradevoli a contatto con la pelle e che allo stesso tempo conservano vestibilità e praticità”, afferma la Cinotti. “Alla linea di abbigliamento, soprattutto nelle collezioni Primavera/Estate, affianchiamo una linea di accessori: borse e cappellini in paglia che ricordano un po’ la Capri degli anni ’60, ma anche costumi da bagno, sandali e cerchietti per i capelli con grandi fiocchi e fiori”.

“Ormai siamo apprezzati da prestigiose boutique, come “Didi” di Porto Cervo, e siamo presenti sulle più importanti vie dello shopping delle maggiori città italiane: Corso Trieste a Roma, Via Senato a Milano, Corso Vittorio Emanuele II a Torino, la Galleria Cavour di Bologna, e gli store del “Capri Palace” di Anacapri”, conclude Cinzia Cinotti.

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Il 1° mercato del brand è l'Italia, che pesa per il 70% sul fatturato, il 2° è il Medio Oriente in generale, poi Giappone e Cina. I prezzi dei prodotti del marchio abruzzese vanno dai 20-30 euro fino a un massimo di 50 euro per i capi più costosi, distinguendosi quindi per un grande rapporto qualità/prezzo.