Tra i 100 e i 200 dipendenti dell'azienda francese di prêt-à-porter femminile Pimkie (famiglia Mulliez), nel bel mezzo di un calo dei suoi utili, hanno manifestato domenica 6 dicembre a Roncq (Nord della Francia) contro un piano sociale che prevede la soppressione di 190 posti di lavoro, a quanto si è appreso da una fonte sindacale.

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Pimkie è detenuta in maggioranza dall'associazione della famiglia Mulliez, un impero della grande distribuzione che controlla in particolare gli ipermercati Auchan.

I dipendenti dei magazzini di Neuville en Ferrain e di Wasquehal (sempre nel Nord della Francia) hanno distribuito dei volantini ai clienti di un ipermercato Auchan a Roncq, vicino a Lille, per denunciare i "progetti indecenti e inaccettabili" del gruppo.

"Non è un licenziamento logico: i dipendenti licenziati sono già stati scelti. I più produttivi restano, gli altri se ne vanno", ha sottolineato Malley Upravan, delegata FO. "Pimkie fa meno utile da quattro anni consecutivi, ma resta in attivo. Ci sono ancora soldi, non devono andarci di mezzo i dipendenti", ha aggiunto.

Circa 138 posti devono essere soppressi nei magazzini dell'impresa e 52 nella sede del Nord, secondo un progetto presentato il 14 maggio al comitato centrale d'impresa. Pimkie, che lamenta "una concorrenza più agguerrita che mai" per giustificare il suo piano di riduzione degli effettivi, è arrivata in maggio ad una perdita d'esercizio di 4,4 milioni di euro per il 2009.

Creata nel 1974 e specializzata nella distribuzione di prêt-à-porter femminile per i 15-25 anni, Pimkie International conta 760 negozi nel mondo e 6.008 dipendenti, di cui 2.088 in Francia.

Di Gianluca Bolelli