Pubblicato il
26 giu 2012
26 giu 2012
Pierre Morisset: "Solo coloro che investiranno riusciranno a sopravvivere"
Pubblicato il
26 giu 2012
26 giu 2012
Da 22 anni alla direzione artistica del marchio olandese di jeans G-Star, Pierre Morrisset, uomo (da sempre appassionato di denim) che ha rivoluzionato il settore lanciando la linea 'Raw' in puro indaco o ancora l'iconico modello “Elwood”, ci fornisce il suo punto di vista sul mercato attuale dei jeans. Prima di approdare in G-Star, questo notissimo personaggio francese del mondo della jeanseria, ha lavorato in particolare per Chipie e Liberto.
Pierre Morisset, direttore artistico di G-Star |
Fashionmag.com: Il mercato del jeans sta funzionando meno bene di questi tempi. Qual è la sua analisi al riguardo?
Pierre Morisset: C'è mancanza di idee e creatività. La crisi del jeans ha origine da una banalizzazione e da una volgarizzazione del prodotto. Tutte le grandi catene propongono jeans a 39 euro. Non si potrà resistere a questo andazzo. Chi continua a fare solo dei 'cinque tasche' è morto. I tagli tradizionali stanno rallentando e oggi il mercato è saturo. Sono quelli che non si sono evoluti a soffrire della crisi. In un momento come questo bisogna avere il coraggio di osare, d’innovare, di andare più avanti. Solo coloro che investiranno riusciranno a sopravvivere. Non bisogna avere paura di prendersi dei rischi, né temere le critiche. Quando ci si crede veramente, più forte è la critica, più grande è il risultato!
FM: Come si pone G-Star in questo contesto?
PM: Noi non abbiamo problemi. La nostra forza è di aver lanciato il '3D', che ci aiuta a vendere. Nel 2011, le nostre vendite di jeans da sole hanno registrato un aumento del 17% malgrado la crisi. La ricerca è un elemento che ha ridato vita al denim. In questa stagione lanceremo la tela della Cina. Sarà l'antibiotico della crisi del jeans! Questa tela cinese, blu su blu, si può definire “il caviale dell'indaco”. Veniva usata dai marinai cinesi più di 100 anni fa. Era anche il vestito dei re, poiché lo stesso tipo di tela è stato scoperto nelle piramidi egiziane. Trama e ordito sono in puro indaco, l’usura è dunque molto più lenta. Con questa tela, ridaremo alla gente la voglia del denim!
FM: Marithé+François Girbaud hanno invece rischiato di fallire...
PM: François è un tipo a parte, che ammiro da sempre. Penso che nell'ambito che lo riguarda è stato sempre troppo avanti rispetto al mercato. Ha voluto continuare nel proporre il suo mondo innovativo, ma che non necessariamente può piacere a tutti. Si è evoluto senza pensare alla “velocità di crociera” del consumatore. Fra cinque anni, si dirà che era all'avanguardia e che era lui che aveva ragione.
FM: In quale direzione bisogna andare?
PM: C'è una voglia diffusa di de-normalizzare il denim, una tendenza ad elevare l'identità del jeans, eliminandone le banalità. E' lo spirito di G-Star: modernizzare il brand, pur rimanendo democratico. Noi facciamo dei grossi sforzi per dare una grande qualità ai nostri prodotti mantenendoli a prezzi accessibili. Un jeans a 300 euro lo possono fare tutti, ma un jeans ben fatto a un prezzo abbordabile è molto più difficile. Questa è la democratizzazione del lusso in blu.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.