Pubblicato il
2 giu 2011
2 giu 2011
Phillips-Van Heusen rivede verso l'alto le sue previsioni per il 2011
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2 giu 2011
2 giu 2011
L’acquisizione di Tommy Hilfiger nella primavera 2010 ha dato estremo dinamismo al gruppo Phillips-Van Heusen.
L'arrivo di Tommy Hilfiger nell'orbita di Phillips-Van Heusen ha rafforzato il gruppo americano. Pubblicità Tommy Hilfiger |
Alla fine del primo trimestre del suo esercizio fiscale 2011-2012, chiuso il 1° maggio, il gruppo americano arriva persino a rivedere in meglio le previsioni per il suo fatturato annuo. Queste passano da 5,7 a 5,75 miliardi di dollari USA (quasi 4 miliardi di euro). L'azienda si mostra chiaramente ottimista riguardo alle vendite di Tommy Hilfiger e Calvin Klein. Il fatturato di quest'ultimo marchio dovrebbe aumentare del 9-10% mentre quello di Heritage Brands potrebbe crescere dall'1 al 2%.
«Crediamo che la dinamica positiva dei nostri marchi Calvin Klein e Tommy Hilfiger nel mondo continuerà a trascinare verso l'alto il nostro giro d'affari e la nostra crescita”, spiega Emanuel Chirico, PDG di Phillips-Van Heusen. “Rimaniamo comunque focalizzati sulla gestione dell'aumento dei costi, che impatterà sui nostri prodotti per il resto dell'anno, attraverso dei cambiamenti di sourcing e delle variazioni nel design, un posizionamento prezzi strategico e delle pianificazioni logistiche e d'inventario più prudenti».
Sul primo trimestre, Calvin Klein ha ottenuto una crescita del 23% delle sue vendite retail e wholesale, con un incremento del 14% a perimetro comparabile, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L’insieme del fatturato del marchio cresce del 17%, per raggiungere i 171 milioni di euro. Tommy Hilfiger, che ha realizzato 496 milioni di euro di fatturato, registra una crescita a due cifre delle proprie vendite, a perimetro comparabile, in America del Nord e in Europa. Infine, Heritage Brands rimane stabile e genera 283 milioni di euro di giro d'affari.
Con l'arrivo di Tommy Hilfiger e il notevole dinamismo del gruppo, Phillips-Van Heusen Corporation fa registrare un utile al lordo di tasse e interessi di 83 milioni di euro, contro una perdita di più di 15 milioni di euro di un anno prima.
Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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