Ansa
1 ott 2013
PFW : Saint Laurent , giacche maschili e minigonne
Ansa
1 ott 2013
Belle giacche maschili sottili, minigonne e pantaloni incollati alle gambe, che dire di più di Saint Laurent? Che la sfilata è furba e un tantino noiosa, di quelle senza afflato.

Una noia temperata dalla musica ritmata e dalla scenografia fredda e maestosa insieme: tutto nero al Grand Palais (in un'ala, non sotto il cupolone gigante, dove sfila Chanel) con enormi triangoli meccanizzati e illuminati, che si muovono sopra la passerella.
Hedi Slimane però non è senza merito: i suoi predecessori avevano avuto il problema del grande Yves, per non dire il complesso. Alber Elbaz che era stato il suo delfino, ma soprattutto Tom Ford e in parte anche il suo successore Stefano Pilati si muovevano con l'ansia di fare cose grandi e indimenticabili.
Slimane invece ha perfino cassato il nome Yves dal marchio, quasi a dire quello non sono io ma non voglio nemmeno provarci, perché Yves non tornerà più, punto e a capo. Fatta questa operazione psicologica, poteva iniziare quella commerciale.
E così è stato: ecco i famosi tailleur pantaloni di Ysl in chiave Slimane, in pied-de-poule bianco e nero con revers in pelle, in tessuto maschile principe di galles ma soprattutto in total black. Praticamente le stesse giacche che lo stilista faceva da Dior Homme e che già allora piacevano alle signore molto filiformi.

Per il resto tutto è strettissimo: pantaloni sottili per gambe immateriali e gonne cortissime, che siano in pelle nera, in lurex dorato, in paillettes leopardate o in seta verde bandiera svolazzante. Se i fianchi spariscono, le spalle in compenso si allargano, un po' anni 80: con misura sartoriale quelle delle dei capi spalla, in maniera più sparata quelle degli abiti e dei gilet smanicati che si stringono in vita.
Un calzino di lurex lancia un messaggio modaiolo dalle classiche decolleté, ma appuntite e con tacchetto di soli 4 centimetri. Le scarpine, anche in argento e a forti tinte metallizzate, sicuramente verranno vendute bene, come è già per le borse Saint Laurent. In passerella c'è pelle nera un po' per tutto, perfino per il cravattino sottile sulla camicia bianca maschile e ovviamente per il chiodo, arricchito dai revers zebrati. Altri gadget alla Ysl? Certo: un omaggio alle famose labbra rosse che diventano fantasia ripetuta sul miniabito e ovviamente una citazione del nude look, con le camicie in tulle nero trasparente sui capezzoli.
Il pezzo forte: la tuta smoking sottile con lo scollo in raso che si ricongiunge solo in vita, indossato da una bionda che potrebbe essere la Catherine Deneuve di oggi.
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