Ansa
9 mar 2015
PFW : la couture ispira Giambattista Valli
Ansa
9 mar 2015
Parte sempre dalla couture il sentimento della moda che ispira Giambattista Valli, ma stavolta cambia registro e tutto si fa più svelto e fresco. Al Grand Palais la sua passerella in moquette, sottolineata da una riga gialla tra un grigio e un verde acqua, già indica la direzione della collezione.

L'inizio infatti è inusitatamente grafico, asciutto, preciso: abitini corti a trapezio, nel crepe bon ton degli anni Sessanta, qualche citazione inevitabile di Cardin anche nel gioco degli inserti geometrici.
Pellicce di agnello bordate di pelle, pantaloni ovviamente a zampa - e siamo quindi arrivati all'inizio dei Settanta - stretti sulla gamba e poi sempre più larghi. Gli alti stivali aperti e allacciati dalle stringhe contraddicono qualsiasi datazione mentre il motivo grafico a zig zag colorato ripristina ricordi lontani. Ma tutto assume una allure originale e presto ci si dimentica il passato: il tubino nero con un inserto di tessuto arancione delinea la vita bassa e va portato con pantaloni in arcobaleno di paillettes, bande glitterate attraversano la lana bouclé, le bluse con volants sul davantino e sui polsi si infilano nei pantaloni damascati a fiori.
E' nella seconda parte che la sfilata si fa opulenta pur conservando una linearità coerente: arrivano il pizzo a foglie, la fantasia a rami, il macramè a onde verticali, il damier ricamato di paillettes e tutto si mescola con il damasco, rosa, nero, bianco, giallo oro, verde acqua, materiali diversi che stranamente viaggiano bene insieme. Tutto sembra comporsi e scomporsi: lo spolverino maculato sui pantaloni in tweed, l'abito di tre diversi broccati sui calzoni coordinati, ed è subito sera.
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