Ansa
10 mar 2015
PFW : da Valentino Owen Wilson e Ben Stiller in passerella
Ansa
10 mar 2015
Gonna e maglione: è detto tutto ed è detto niente. Perché la nuova collezione Valentino in realtà è complicata, colta, ispirata dalla Secessione Viennese, bianca e nera e poi colorata, grafica e orientalista, monacale e sensuale, vestitissima e nude look, minimalista, intarsiata, lavoratissima e preziosa: è proprio "tanta".

Ma di tutta questa variegata ricchezza - che poi rappresenta le sfaccettature della femminilità - l'idea forte che diventerà trend, il suggerimento che farà atteggiamento è la serie di gonne e abiti preziosi portati con un maglione maschile extra large e per giunta di shetland.
Però prima di addentrarci nelle meraviglie di uno spettacolo opulento, val la pena svelare il finale, con gli attori Owen Wilson e Ben Stiller che, per festeggiare l'inizio delle riprese di Zoolander 2, sono piombati in passerella tra stupore, applausi e risate: saranno loro gli ospiti del party organizzato dalla maison Valentino in serata.

Tornando alla moda, va detto che durante la lunghissima sfilata (ben ottanta uscite, molto giorno e molta sera) ci si dimentica (troppo) che si tratta di prêt-à-porter, tanto ricche sono le lavorazioni e i dettagli. L'inizio è decisamente Hoffmann, con il bianco e nero di righe e quadri intarsiati, un motivo che indossava volentieri anche Emilie Louise Floge, la moglie di Klimt, creatrice di moda innovativa e senza corsetti.

Quello della Secessione Viennese è un riferimento che percorre tutta la collezione disegnata da Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, con tanti vestiti rigorosamente lineari e geometricamente definiti sul busto, un po' severi e quasi talari, con abiti e soprabiti di pizzi diversi costruiti insieme su speciali telai (una tecnica che la maison Valentino ha brevettato), poi applicati su feltro o lasciati nella loro leggerezza sopra gli stivaletti in vernice con la zip dorata. La pelliccia è come un mosaico bizantino, con tessere di visone e fili metallici ricamati su tulle.
Severità e romanticismo si mescolano: ancora un vestito di pizzo nero e ancora il golf sopra e su tutto una cappa in cashmere double orlata di pelle con spalline militari. Pizzo, oro e piume si ispirano ai dipinti di Klimt, le tuniche sono sensuali, segnate da una cinturina alta e solo sul davanti.

C'è un drago sull'abito orientalista, e poi tanti fiori, animali, fantasie astrologiche: sono stampe create da Celia Birtwell che Maria Grazia e Pierpaolo sono andati a cercare a Londra. Lei, moglie del designer Ossie Clark e musa del fotografo David Hockney, si è molto divertita a disegnare per Valentino e oggi con i suoi meravigliosi 74 anni era alla sfilata. A contrasto con la stampa colorata arrivano i semplicissimi pantaloni neri, larghi e longuette, stessa lunghezza per gli chemisier minimalisti, quello bianco è tutto profilato di scuro. Il rosso Valentino diventa proditoriamente nude look, completamente trasparente: è senza pudore questa donna monacale, ama le trasgressioni d'arte, niente di "normale" e di piccolo borghese.
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