“Aiguille Noire”, la linea giovane del gruppo italiano di sportswear Peuterey sbarca a Milano, partecipando per la prima volta alla fashion week milanese con una presentazione-evento della collezione primavera-estate 2013, questo sabato, al teatro di Piazza Vetra. Nata due anni fa come complemento del marchio di giacche a vento Peuterey, la collezione “Aiguille Noire”, nome anch'esso ispirato alle Alpi (è una delle cime del Gruppo del Peuterey, sommità del versante italiano del Monte Bianco), è stata totalmente ripensata.

Un modello della linea "Aiguille Noire" firmato da Andrea Incontri

Oggi la linea si presenta come “un laboratorio di ricerca e di sperimentazione sui materiali, comprese soprattutto delle cuciture termosaldate molto particolari”, ricorda la presidente del gruppo Francesca Lusini. “Siamo sempre stati focalizzati sulla creazione di tessuti, con un responsabile interno proveniente da questo mondo. Abbiamo creato dei tessuti in esclusiva por le nostre collezioni, alcuni sono persino stati brevettati. “Aiguille Noire” rappresenta un'ulteriore tappa di questo processo, inserendo della creatività anche nello stile. E' un marchio di nicchia, che ci darà anche un'immagine di stilisti”, prosegue.

Composta di una ventina di capi total look per uomo e altrettanti per donna, disegnati sotto la guida del direttore creativo di Peuterey, Riccardo Coppola, “Aiguille Noire” si arricchisce ora di due capsule collection di dieci articoli ciascuna, affidate a giovani talenti della moda italiana. La parte maschile sarà seguita da Andrea Incontri (41 anni), un appassionato dei materiali e del savoir-faire artigianali, vincitore del concorso 'Who’s on Next Uomo 2011', mentre la capsule donna sarà realizzata dal giovane duo di CO|TE, Tomaso Anfossi e Francesco Ferrari. I due stilisti ultraventenni, milanesi d'adozione, diplomatisi all’Istituto Marangoni, si sono distinti l'anno scorso per aver vinto la sezione “Accessorio femminile” di 'Who’s on Next', e nel loro stile privilegiano linee pulite e minimalismo.

“Vogliamo dare più spazio alla creazione giovane, pur restando concreti. Con questa linea puntiamo ad un cliente trasversale ma sofisticato, molto internazionale. La distribuzione sarà dunque reindirizzata verso delle boutique top e di ricerca”, conclude Francesca Lusini.

Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)