22 set 2014
Paris Fashion Week: valzer di poltrone
22 set 2014
Dopo New York, Londra e Milano, ecco nella capitale francese della moda le sfilate femminili con le proposte per la prossima primavera estate. Un appuntamento sempre molto atteso, che apre il sipario il 23 settembre e vedrà, per 9 giorni, un susseguirsi di nuovi talenti emergenti, alcuni grandi nomi di ritorno all’interno del calendario ufficiale e altri che invece gli diranno addio, come Jean-Paul Gaultier, che lascia definitivamente il prêt-à-porter.

In città è attesa un’affluenza di oltre 5000 visitatori per seguire la manifestazione, che prevede 93 sfilate (in calo rispetto alle oltre 100 dello scorso settembre, ndr.) una decina di show fuori calendario e numerose presentazioni di designer provenienti da 24 nazioni. Centro nevralgico della Paris Fashion Week sarà il Palais de Tokyo, con 18 defilé in programma, ma protagonisti saranno anche altri luoghi emblematici della Ville Lumière, cornici preziose e uniche, come il maestoso Grand Palais, il Palais des Beaux-Arts, l’Espace Ephémère Tuileries, il Jeu de Paume, il Palais de Chaillot, l’Institut du Monde Arabe, l’Hôtel de Ville o ancora le Docks en Seine...
Ad aprire le danze martedì 23 settembre sarà Anthony Vaccarello, seguito da altri nuovi nomi del panorama del fashion, quali il giapponsese Anrealage alle h17 e l’americano Hood by Air alle 20. Altra new entry, l’indiano Rahul Mishra, è invece atteso per il 1° ottobre.
Mercoledì 24 sarà la volta di Guy Laroche, Dries van Noten, Alexis Mabille e Rochas, seguiti il 25 da Balmain, Carven, Nina Ricci, Rick Owens e Lanvin. Christian Dior sfilerà sabato 27, Céline e Givenchy domenica 28, Ungaro, Elie Saab e Saint Laurent lunedì 29, Chanel e Valentino martedì 30, Vuitton, Hermès e Miu Miu l’ultimo giorno, mercoledì 1° ottobre.
Da segnalare il ritorno sulle passerelle di Parigi di Loewe, il 26 settembre, la cui collezione sarà per la prima volta firmata dal trentenne nord irlandese Jonathan Anderson, sul cui talento la marca spagnola di accessori e prêt-à-porter, che fa capo a LVMH, punta in modo particolare. Il designer ha già sfilato con la propria griffe J.W. Anderson il 13 settembre, durante la Fashion Week di Londra.

Altro ritorno molto atteso, dopo due anni di assenza, è quello di Thierry Mugler, che presenterà il 27 settembre la nuova collezione estiva frutto del lavoro del direttore creativo Géorgien David Koma, la cui linea propria ha anch’essa appena sfilato a Londra. La maison del gruppo Clarins, il cui fatturato è attualmente principalmente legato all’universo delle fragranze, desidera infatti ricentrarsi sulla moda femminile, sua radice d’origine, e punta moltissimo sul questo nuovo designer, "28 anni di prodigio", per farlo.
Il 29 settembre sarà segnato anche da un altro grande ritorno, quello dello stilista australiano Martin Grant che, basato a Parigi dal 1922, negli ultimi anni aveva però optato per delle presentazioni, invece della classica sfilata.
Sempre il 29, attesa la collezione di Française Julie de Libran per Sonia Rykiel, designer che, a partire dalla primavera-estate 2015 sostituisce Geraldo de Conceicao. Un cambiamento che potrebbe coincidere con il risveglio di una griffe che ha conosciuto ore di gloria negli anni ’80 e suscita sempre molta simpatia nel pubblico.
Ritroveremo anche Nadège Vanhee-Cybulski, che ha lavorato per Margiela, Céline et The Row, alla direzione artistica di Hermès a partire dall’Autunno-inverno 2015, dove succede a Christophe Lemaire, che ha deciso di concentrarsi sulla propria linea. La collezione per la prossima estate in programma il 1° ottobre sulle parreselle di Parigi è, dunque, l’ultima che lo stilista ha ideato per Hermès.

Ma il defilé sicuramente più atteso e preso d’assalto sarà quello del grande Jean-Paul Gaultier, in programma al Grand Rex il 27 settembre, che si preannuncia sontuoso e indimenticabile, nonchè l'ultimo. Dopo 38 anni di collezioni, "l’enfant terrible" della moda françese si appresta, infatti, a dire addio al prêt-à-porter "per contrarsi sulla haute couture e i profumi".
Il gruppo spagnolo Puig, azionista di maggioranza della griffe, ha infatti deciso di interrompere la creazione delle collezioni moda uomo e donna del marchio a causa di onerosi cali di fatturato. Secondo Serge Carreira, citato dall’AFP, la fine dell’accordo di licenza con l’italiana Aeffe, avvenuta due anni fa, avrebbe complicato e accellerato il tutto. Fino ad allora, infatti, le spese di sviluppo e produzione della collezione non erano supportate dalla Maison Gaultier.
Dominique Muret - Elena Passeri - AFP
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