Paris Fashion Week Uomo: le tendenze viste sulle passerelle
Domenica 21 gennaio si è chiusa a Parigi la Settimana della Moda maschile, con un totale di 55 défilé autunno-inverno 2018/19 e un certo numero di tendenze rivelatesi sui catwalks.

Imprescindibili in questa stagione, l'avventuriero e il combattente del lusso erano ovunque. Da Thom Browne, l’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts si è trasformata in un dormitorio con letti da campo, in una foresta innevata in cui gli uomini sfilavano con sacchi a pelo appesi alle gambe. Da Etudes e White Mountaineering sono state trovate ingegnose derivazioni per il moschettone da alpinista, Kim Jones ha fatto invece calzare ai modelli degli hiking boots (calzature da arrampicata, ndr.) sempre più adatti in città. E i quadretti si trovavano ovunque, con una dominante di rosso e nero in versione tartan da Alexander McQueen, Facetasm, Juun.J, Y/Project e Dries Van Noten.
Come colori, se il giallo è stato schierato in un gran numero di stilisti (dai pullover di AMI ai dolcevita di Kenzo, dal giallo fuochi d’artificio di Y3 o fluo di Juun.J fino alle declinazioni più pastello sugli impermeabili di Wooyoungmi), l’altra tendenza vista in passerella è stata quella dei capi monocromatici: da Kenzo in giallo, da Berluti in viola, da Louis Vuitton in sfumature di grigio interstellari. Una coerenza cromatica che si poteva vedere dappertutto.

Un po’ di star, un poco di Hollywood, un tocco di paillette e di strass… l’uomo dell’inverno 2018 mostra il proprio lato esibizionista scegliendo liberamente materiali che brillano. Giacche e pantaloni argentati e in lamé da Louis Vuitton per un mix sublimato di street e grande lusso, ma anche top in stile cotta di maglia e strisce dorate da Balmain, con il collettivo berlinese GmbH che invece abbina dei pantaloni metallici di pelle a giacche ispirate al mondo del motocross. Da Palomo Spain, i gambali da cowboy erano protagonisti, mentre Wooyoungmi ha combinato cuoio e stivaloni marlboro. Di grande effetto.
Per quanto riguarda gli stampati, dobbiamo rilevare l'uso ricorrente dei motivi nordici, in particolare da GmbH, da Y/Project e anche da White Mountaineering. Niente più grafiche fini a sé stesse, il pensiero va all'astrazione e ai voli galattici ed esplorativi. L’idea di un altro mondo è molto ben visibile da Yamamoto, Dries Van Noten e Louis Vuitton.

Infine, una cosa è ormai sicura: l’oversize è diventato il codice obbligatorio dei capi maschili per l’AI 2018/19. Un effetto amplificato dal gioco di sovrapposizioni visibile da Lanvin e Vetements, così come dall’uso di sciarpe e coperture dalle dimensioni stravaganti, viste soprattutto da Thom Browne, o giganti da Ugg, in stile stivaloni alti fino alla coscia, sviluppati in collaborazione con Glenn Martens e il suo marchio Y/Project.
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