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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
26 feb 2018
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Paris Fashion Week: una festa mobile multinazionale

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
26 feb 2018

State pronti. Sta per cominciare una movimentata stagione di prêt-à-porter femminile a Parigi, con il debutto in passerella di giovani talenti promettenti, un programma rinnovato e il ritorno di una firma francese leggendaria.

Altuzarra - Primavera-Estate 2018 - Prêt-à-porter Donna - Parigi - © PixelFormula


La Fashion Week, che durerà 9 giorni fino al 6 marzo, comprende 79 sfilate e più di 30 presentazioni. Anche se, come sempre, nell’infinita ricerca del nuovo da parte del mondo fashion, molta attenzione sarà focalizzata su una serie di eccitanti debutti.
 
L’esordio più atteso della stagione sarà certamente quello della prima collezione che la pechinese Yiqing Yin ha disegnato per Poiret, a un secolo di distanza da quando Paul Poiret regnava supremo su Parigi.

Anche se alla fine è morto in miseria, Poiret ha saputo racchiudere nelle sue creazioni il colore selvaggio e la fantasia della Parigi pre-Prima guerra Mondiale. È stato uno dei primi designer a collaborare con degli artisti, ed è stato famoso per inserire riferimenti ai balletti russi nelle sue collezioni. Una retrospettiva del 2007 al Costume Institute di New York è servita a ridare smalto e notorietà alla reputazione di Poiret. E quindi, Yiqing Yin non ha un compito facile. Poiret non era noto come “Le Magnifique!” per niente.
 
Molta attenzione sarà riservata anche a Marine Serre, l’ultima vincitrice del ‘Prix LVMH’, che entra per la prima volta nel calendario ufficiale della Fédération de la Haute Couture et de la Mode, l’istituzione che guida la moda francese.
 
Stilista dal grande potenziale, la Serre è stata anche nominata nella rosa dei finalisti degli altri due principali premi francesi. Il suo stile ibrido, che miscela i materiali con uno stile da cultura della vita notturna, ne fa una stilista da seguire molto da vicino.

Diversi marchi entrano in calendario per la prima volta, a cominciare da Beautiful People, del giapponese Hidenori Kumakiri, ex modellista di Comme des Garçons, noto per il suo audace e peculiare senso delle proporzioni. Da Hong Kong arriva poi un altro volto nuovo, Anais Mak, il cui brand Jourden si caratterizza per creazioni altamente strutturate e ricche di decorazioni. La stagione segna anche il ritorno di APC, uno dei marchi francesi di maggiore successo, che ha sfilato frequentemente a New York nell'ultimo decennio.
 
Inoltre, un impressionante gruppo di marchi emergenti realizzerà le sue prime presentazioni di ready-to-wear a Parigi; tra queste, Ralph & Russo, la firma di alta moda con sede a Londra e origini australiane; Cyclas e Mame dal Giappone; Dawei Sun e Jarel Zhang dalla Cina e Kim Moohong dalla Corea del Sud. Anche se l’ingresso più curioso è quello di Situationist by Irakli Rusadze, dalla Georgia. Il mondo dello stile stava aspettando un altro talento proveniente dalla regione del Mar Nero sin da quando il connazionale di Rusadze, Demna Gvasalia, è esploso nel firmamento della moda con il marchio Vetements.

Jacquemus - Primavera-Estate 2018 - Prêt-à-porter Donna - Parigi - © PixelFormula


Due etichette statunitensi sono rimaste fedeli a Parigi, Altuzarra e Thom Browne, i quali hanno palesemente approfittato dell'esposizione internazionale di cui gode la Ville Lumière. Nessun’altra Settimana della Moda mondiale attrae così tanti buyer, giornalisti e addetti ai lavori come quella di Parigi. In effetti, il tallone d'Achille di New York è la sua incapacità di richiamare un pubblico veramente globale alle proprie passerelle.
 
La Fédération de la Haute Couture et de la Mode sta anche supportando attivamente i giovani talenti con il suo programma-incubatore molto seguito ed apprezzato “Designer's Apartment”. Questa stagione andrà in scena al Palais de Tokyo, lungo la Senna, e presenterà 13 giovani promesse: Afterhomework, Coralie Marabelle, Da/da. Dawei, Kenta Matsushige, Mazarine Paris, Proêmes de Paris, Quoi Alexander, Savoar Fer, Arthur Avellano, Clara Daguin, GNDR e Nïuku.
 
Secondo la tradizione recente, l'azione prenderà il via con uno show personale lunedì 26, quando Simon Porte Jacquemus proporrà in passerella la sua collezione omonima dentro al Petit Palais. Sebbene il primo grande marchio a scendere in pedana sia Dior, con uno show organizzato all’interno del Museo Rodin il pomeriggio di martedì 27 febbraio. La firma francese presenterà anche l’inaugurazione ufficiale di una boutique Dior Eyewear, interamente dedicata agli occhiali, accanto al suo storico quartier generale di Avenue Montaigne, rendendo il marchio transalpino la prima fra le principali case di moda a creare un negozio dedicato solo agli occhiali.

Parigi sarà sempre una “festa mobile”, per dirla con Hemingway, soprattutto per gli stranieri: come il più grande designer svizzero Albert Kriemler di Akris che organizzerà una cena; e la stilista Ingie Chalhoub, il cui gruppo ha recentemente firmato un importante accordo con Farfetch per il Medio Oriente, la quale ha pianificato una vera e propria cena danzante nell’iconico club “Castel”, dopo il suo show allo Shangri-La Hotel. Ottenere la posizione giusta è sempre molto importante nella moda.
 
Tra i cambianti più rilevanti nel calendario, Chanel ha spostato il proprio défilé nell’ultima mattina del programma. Il che porterà ad avere un ultimo martedì, a marzo, con una giornata fittissima di appuntamenti, tra i quali i défilé di Miu Miu e Louis Vuitton, l’ultima data di grandi sfilate della stagione Autunno-Inverno 2018. Dopodiché calerà il sipario su un mese di show, a confermare l’ineguagliato status di Parigi come la stagione della moda più attesa al mondo.

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