Paris Fashion Week: ode a John Waters da Galliano
Un insolito mix di stili presso la Maison France-Amérique in avenue Franklin D. Roosevelt domenica sera. Ma d’altra parte, cosa ci si può aspettare di diverso a una sfilata di John Galliano?
Il melodramma comico ha incontrato le eroine del feuilleton Regency nello show dell’eccentrica maison, bizzarro e al contempo memorabile. Il designer Bill Gaytten ha dato sfoggio del suo talento come un abile commerciante di tessuti.
“È al contempo John Waters e Cry-Baby, e tutti quegli amori adolescenziali. Amiamo un po’ di ‘drammaticità’ in questa maison”, ha sorriso lo stilista, un bicchiere di champagne in mano nel backstage.
Il risultato: abiti deliziosamente civettuoli, senza maniche e molto trasparenti, con super culotte a vita alta e reggiseni insolenti. Delle redingote stile Teddy Boy con ricami floreali o ragazze particolarmente sfacciate, vestite come un giudice della Corte Suprema; tutti look davvero impressionanti. Prima di passare a un total look da ballo di fine anno di un liceo del Midwest americano.
Più tardi, in un backstage in pieno fermento, svariate casse di champagne e un gruppo di manager italiani dell’impero di Renzo Rosso, pieni di deferenza nei confronti di Sidney Toledano, CEO di Christian Dior, che ricopre lo stesso ruolo nella maison Galliano. Il gruppo italiano detiene un accordo di licenza da più di dieci anni per il prêt-à-porter bimbo di Galliano, che funziona molto bene. Grazie!
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