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27 ott 2014
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P&G: utile primo trimestre -34% a 1,99 mld di dollari

Di
APCOM
Pubblicato il
27 ott 2014

Procter & Gamble ha visto calare del 34% i profitti del primo trimestre fiscale a 1,99 miliardi di dollari, ma ha confermato le previsioni per l'intero anno pur mettendo in guardia sul fatto che utili e vendite del periodo in corso potranno essere penalizzati dalle fluttuazioni valutarie.

Procter & Gamble
Prodotti Procter & Gamble

Il colosso mondiale dei prodotti al consumo ha anche annunciato che rinuncerà alle attività legate alle batterie Duracell, che saranno probabilmente separate in una nuova società. Gli investitori avranno la possibilità di scambiare i propri titoli con quelli del gruppo che sarà formato dopo lo split, che dovrebbe essere completato nella seconda metà del prossimo anno.

P&G, che controlla per esempio i marchi Pampers e Olay e ha una quota del 25% del mercato mondiale delle batterie proprio grazie a Duracell, ha comunque fatto sapere che valuterà altre opzioni, compresa la vendita delle attività. Il primo passo verso l'uscita dal marchio era stato compiuto ad agosto, quando aveva venduto una quota nella joint venture cinese per la produzione di batterie.

Il piano si inserisce nella strategia dell'amministratore delegato A.G Lafley per dimezzare il numero di brand controllati, concentrandosi su quelli più redditizi e dando in questo modo slancio alle vendite. Ad agosto Lafley aveva detto di volersi concentrare su 70-80 brand, uscendo invece da circa 90-100 marchi più piccoli.

Nel trimestre concluso a settembre, P&G ha riportato profitti per 1,99 miliardi di dollari, 69 centesimi per azione, in calo dai 3,03 miliardi, 1,04 dollari per azione, dello stesso periodo dell'anno scorso. Escludendo le voci straordinarie, come i costi di ristrutturazione, l'utile è salito a 1,07 dollari per azione.

Il fatturato si è attestato a 20,79 miliardi di dollari. Gli analisti attendevano profitti per 1,07 dollari per azione con un giro d'affari di 20,8 miliardi.

"I risultati del primo trimestre sono stati in linea con le nostre aspettative, nonostante un contesto operativo molto difficile", ha detto Lafley. I margini lordi sono rimasti invariati al 49,2%. Le spese di vendita, generali e amministrative sono aumentate del 3,1% a 6,33 miliardi di dollari. Le vendite organiche per tutti i segmenti sono salite del 2%.

Fonte: APCOM