Pubblicato il
18 lug 2012
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OutDoor: crescita modesta
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18 lug 2012
18 lug 2012
Messe Friedrichshafen, la società organizzatrice del salone OutDoor, svoltosi dal 12 al 15 luglio, parla sì di un aumento, ma di circa 200 persone. I visitatori di quest'edizione sono stati 21.730, contro i 21.520 di un anno fa. I visitatori non tedeschi hanno rappresentato il 67% delle presenze. I germanofoni sono però intervenuti numerosi sulle rive del Lago di Costanza.
![]() L'OutDoor nel corso delle sfilate mette in primo piano le tendenze della moda. Foto: Messe Friedrichshafen |
"I primi due giorni, il salone era pieno. Qui si è ancora molto concentrati sulla Germania e la regione alpina nel suo complesso", commenta Stefan Wahlen, nuovo direttore Europa di Patagonia. I francesi non sono stati tanti, come spesso succede in questo appuntamento, senza dubbio a causa della location del salone, non facile da raggiungere, e delle date, sempre attorno al 14 luglio, festa nazionale della Presa della Bastiglia in Francia. "A mio avviso, ci sono da 5 a 10 volte buyer in più all’Ispo che all’OutDoor. Ma questo è un appuntamento molto focalizzato sul settore", commenta uno specialista del comparto.
“Tutte le grandi aziende sono venute. I grandi indipendenti di Francia sono stati forse meno numerosi”, commenta Cedric Charbin, responsabile del mercato francese per Merrell. A dire il vero, gli espositori che abbiamo incontrato hanno messo in dubbio la durata del salone, facendo spesso notare che tre giorni sarebbero più che sufficienti. I responsabili francesi hanno dichiarato che, vista la stagione, le date di Sport Achat, di solito criticate perché in settembre, sarebbero considerate più adeguate in questo periodo difficile. "I dettaglianti continuano a credere nel segmento dell'Outdoor, ma oggi devono essere più esigenti sui prodotti e certuni sono anche più prudenti sulle quantità", analizza Amar Quartier, direttore Francia di Jack Wolfskin.
Il settore degli sport praticati all'aria aperta, che in Europa vale 10 miliardi di euro l'anno (cifra dell’European Outdoor Group), continua a mettere in primo piano discipline e specialità sempre diverse: quest'anno la mountain bike, il trail o lo yoga. "Tutti i produttori tentano insomma di attingere risorse da tutta la torta dell’outdoor. Lanciarsi in pratiche sportive nuove è uno dei fattori principali su cui si fa leva per la crescita", riassume Eric Pansier, di The North Face.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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