Nina Ricci: Guillaume Henry resterà o se ne andrà?
Una coltre si è addensata sullo show di Nina Ricci venerdì pomeriggio a Parigi. La sera prima, la maison Nina Ricci ha ufficialmente smentito un rapporto commerciale apparso sui giornali nel quale si sosteneva che questa sarebbe stata l’ultima sfilata dello stilista Guillaume Henry. Ciò nondimeno, aleggiava l’impressione che stessimo assistendo a una sorta di finale irreversibile.

Messa in scena nell'imponente dimora dell'Hotel Potocki nell’VIII arrondissement parigino, la sfilata ha lasciato nell’aria una sensazione di tensione che si tagliava con il coltello sin da quando le prime modelle hanno cominicato a sfilare. E del resto, la collezione conteneva quanto di buono, e di non buono, Henry ha disegnato per Nina Ricci.
Guillaume taglia con slancio – come nella camicia tuxedo d'apertura in azzurro pastello che fluttuava in modo elegante; o nel cappotto nero da ussaro finemente modellato con insegne floreali da banda di ottoni. Ha molta inventiva con i tessuti – come nel meraviglioso cappotto di peltro colorato e nell’abito négligé che sembrava fatto di gomma liquida.
Tuttavia, troppo spesso tenta un approccio troppo sofisticato – come negli anelli di metallo a forma di bulbo usati come fibbie su diversi look, più disgraziatamente su un vestito nero vagamente sciocco e un po’ pazzerello indossato dalla bellezza francese Audrey Marnay. Inoltre, avremmo potuto davvero fare a meno dei mantelli da poliziotti tipo quelli della serie TV britannica “Dixon of Dock Green”.

Detto questo, c'è stato un passaggio delizioso alla fine, quello di un quartetto di ragazze in sottovesti paillettate e top in bustier di seta metallizzata che hanno rappresentato un promemoria di quanto Henry possa davvero essere bravo come designer.
Nel backstage, Henry ha detto a FashionNetwork.com: “No, non lascio Nina Ricci, e questo non è il momento di parlare di voci, specialmente non il giorno di un défilé!”.
Anche Nina Ricci ha smentito l’articolo, ma con un po’ più di condizionali. “Tutte le informazioni riportate nella notizia sono pure speculazioni che non corrispondono alla realtà”, ha detto la casa di moda nel comunicato, che non è proprio un diniego completo.
Qualunque cosa accada, non si poteva fare a meno di notare la colonna sonora di Jane Birkin che cantava "Vie Mort Et Resurrection D’un Amour Passion". Una tragica storia di amore perduto, che diceva molto di più dell’atmosfera che si è respirata in questo show di qualsiasi comunicato stampa.

Henry è arrivato da Nina Ricci quasi tre anni fa esatti, dopo aver completato la sua ultima linea per Carven (e dopo precedenti esperienze da Givenchy e Paule Ka), una casa di moda che lui ha il merito di aver ravvivato, facendola tornare protagonista delle scene, dopo molti decenni di oblio. Secondo fonti ben informate, Henry ha firmato un contratto di tre anni, il che significherebbe che ne aspetta il rinnovo a marzo. Ciò renderà più facile al management separarsi da lui.
Henry ha anche chiarito agli amici che si sentiva molto frustrato da quella che ha percepito come una mancanza di volontà di investire in Nina Ricci. Detto questo, dovesse davvero andarsene, Henry avrà ancora molti sostenitori a Parigi. Il suo successo da Carven non è stato dimenticato, anche se la sua permanenza da Nina Ricci è stato molto più complicata.
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