29 set 2016
Nike: risultati trimestrali superiori alle attese, ma ordini fiacchi
29 set 2016
Nel primo trimestre 2017, concluso il 31 agosto, Nike ha registrato un aumento del 7,7% delle vendite, arrivate a 9,06 miliardi di dollari, e un reddito netto di 1,25 miliardi (+6%); la crescita degli ordini è stata però più debole rispetto alle previsioni.
Tali performance si traducono in un utile per azione, con riferimento all’America del Nord, di 73 cent, contro i 56 cent previsti in media dagli analisti.
Grazie ai buoni risultati in America del Nord, Cina ed Europa, Nike ha superato le proiezioni di vendita degli analisti (8,87 miliardi di dollari) nonostante i tassi di cambio sfavorevoli e lo stop alle vendite degli articoli da golf, annunciata dal brand agli inizi di agosto. Il primo trimestre, peraltro, è stato in concomitanza con le Olimpiadi di Rio, evento che potrebbe aver alterato le vendite.
D’altro canto, gli ordini di scarpe e abbigliamento in consegna da qui a gennaio sono stati inferiori alle previsioni, attestandosi a 12,3 miliardi di dollari (+7%), contro una stima da parte degli analisti del +8,3%, soprattutto grazie alle vendite del periodo natalizio.
Nike sta accusando la concorrenza di Under Armour e Adidas, che stanno conquistando quote di mercato negli Stati Uniti e in Cina. Il primo ha sfondato nelle calzature sportive grazie alla popolarità di Stephen Curry, nuovo volto dell’NBA, mentre Adidas da parte sua sta cavalcando l’onda del successo delle sue Stan Smith, che hanno rilanciato il brand nello sportswear.
Fonte AFP – Versione italiana di Laura Galbiati
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