Nike, H&M e Zara in testa alla classifica Brand Finance dei 50 marchi più valorizzati
L’Europa domina ampiamente la classifica mondiale dei marchi più valorizzati stilata da Brand Finance. Una graduatoria guidata da Nike, seguita dai giganti H&M, Zara e Adidas, ma anche da Hermès, Louis Vuitton e Cartier, senza dimenticare Gucci, Uniqlo e Rolex. L'Italia si classifica al terzo posto, dopo USA e Francia, nella graduatoria dei Paesi di origine più presenti.

In particolare Hermès, che ha sorpassato Louis Vuitton, Cartier e Gucci, ha attirato l’attenzione di Brand Finance. “Se tutti questi quattro marchi del lusso hanno acquisito valore, Hermès ha assunto il ruolo di leader, in quanto il suo brand si concentra sul prodotto e sull’indipendenza”, spiega lo studio. “In questo modo, Hermès ha sviluppato una percezione del marchio incredibilmente esclusiva, ma ancora ampiamente accessibile e quindi in grado di registrare una forte crescita dei ricavi”.

Numerosi brand hanno fatto quest’anno il loro ingresso nella classifica, come Moncler (posizione 35), Tag Heuer (43), Reebok (45), Stradivarius (47) e Pull & Bear (48). Sono state registrate anche delle forti cadute, come quella di Michael Kors, passato dal 17° al 26° posto, Gap, che arretra di 10 posizioni al 37° posto, Asics, dal 36° al 49°, e Converse, dal 40° al 50° posto.

Ma Brand Finance sottolinea soprattutto il caso di Under Armour, sceso dalla 12° alla 19° posizione. “Dopo una performance stellare nel 2016, il marchio (-36% a 3,8 miliardi di dollari) ridiscende sulla terra e rivede le sue previsioni al ribasso”, indica la classifica. “Il brand, che era cresciuto considerevolmente negli anni precedenti grazie al suo abbigliamento sportivo high-tech, ha fallito il tentativo di espandersi nel mercato delle calzature da basket e altri prodotti verticali”.
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