Neiman Marcus: la perdita netta cresce. Si esplora la possibilità di una cessione
Neiman Marcus ha annunciato i risultati finanziari del secondo trimestre d’esercizio. Il retailer di lusso ha visto il proprio debito salire a 5 miliardi di dollari (4,7 miliardi di euro) e la sua perdita netta aumentare ad ogni trimestre.
Nel secondo trimestre, la perdita netta del grande magazzino è risultata essere di 117,1 milioni di dollari (110,2 milioni di euro), contro il risultato netto positivo per 7,9 milioni di dollari di un anno fa. Il fatturato netto è invece diminuito del 6,1%, a 1,4 miliardi di dollari (1,32 miliardi di euro).
Nel periodo di 26 settimane chiusosi il 28 gennaio, il fatturato netto è stato di 2,47 miliardi di dollari, calando del 6,7%, e la perdita netta ha raggiunto i 140,6 milioni di dollari.
In più, l'EBITDA adjusted è calato a 126,8 milioni di dollari nel secondo trimestre e a 249,7 milioni di dollari nelle 26 settimane.
Neiman Marcus ha anche annunciato martedì scorso che il gruppo sta esplorando delle alternative strategiche, ivi compresa una vendita o una modificazione della sua struttura capitalistica. Hudson Bay ha quindi avviato delle trattative per acquistare l’insegna, ma secondo il “Wall Street Journal” la vendita non includerebbe il debito accumulato da Neiman Marcus.
Questo mese, Neiman Marcus ha assunto la banca d’affari Lazard per ristrutturare il proprio debito, che deriva dall’acquisto dell’azienda nel 2013 per 6 miliardi di dollari. Inoltre, lo scorso gennaio la società ha ritirato il suo progetto per quotarsi in Borsa, a causa del suo debito di 5 miliardi di dollari e del suo passivo di 6,4 miliardi di dollari.
L'azienda ha anche introdotto delle nuove funzionalità e delle partnership per mantenere e sviluppare la propria base clienti. Nel novembre del 2016 ha aperto Rent the Runway, uno shop-in-shop per conoscere meglio il suo cliente-tipo che preferisce il servizio di noleggio di vestiti (soprattutto ragazze Millennials). Neiman Marcus ha anche lanciato una sezione riservata alle grandi taglie nei suoi negozi Last Call in febbraio.
Karen Katz, la CEO aziendale, ha dichiarato in una conferenza telefonica a dicembre 2016 che il calo delle vendite di Neiman Marcus era legato ad un’insufficiente fedeltà da parte della sua clientela.
"I nostri principali clienti ci visitano un po’ meno frequentemente e i clienti generalisti sono diventati un po’ meno fedeli”, ha precisato. “Tutti continuano comunque a cercare buoni affari e prezzi più bassi”.
Il gruppo gestisce attualmente 42 negozi e 27 outlet con il marchio Last Call. Neiman Marcus sta anche costruendo il suo primo flagship newyorchese presso “The Shops at Hudson Yards”. Lo store, della superficie superiore a 23.000 m², dovrebbe essere inaugurato nel 2018.
(Versione italiana di gianluca Bolelli)
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