Natuzzi: siglato accordo per taglio esuberi, 18 mln per la mobilità

L'accordo tra Natuzzi e i sindacati siglato il 10 ottobre per la riduzione degli esuberi prevede anche lo stanziamento da parte dell'azienda pugliese dell'imbottito di 18 milioni di euro per 600 mobilità.

E' quanto annunciato al ministero dello Sviluppo economico dopo la sigla dell'intesa tra le organizzazioni di categoria del settore legno e arredo, il sottosegretario Claudio De Vincenti e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.

L'accordo prevede che gli esuberi si riducano da 1.726 a 1.506: 200 lavoratori sono "salvi" e tornano in azienda e 20 circa hanno il contratto del commercio. Seicento andranno in mobilità volontaria e 500 (che diventeranno 700 dal 2018) lavoreranno nella nuova società nella quale saranno trasferite le produzioni romene. Altri 150 circa saranno assunti in un'altra newco per realizzare complementi d'arredo grazi ai fondi per circa 100 milioni previsti dall'accordo di programma.

Punto qualificante è il rientro in Italia di parte della produzione romena. In attesa che partano le newco, esterne a Natuzzi che sarà però il principale committente, ai lavoratori sarà concesso un anno extra di cassa integrazione straordinaria sino a fine 2014.

Vendola e i sindacati hanno sottolineato l'importanza dell'accordo per rilanciare l'economia sul territorio di Puglia e Basilicata e il fatto che le newco avranno sede presso lo stabilimento di Ginosa, destinato alla chiusura secondo il piano presentato dall'azienda a luglio scorso.

"La prima azione è quella di trasferire in Italia, a condizioni di costo sostenibili, le produzioni destinate al brand Leather Editions - una delle linee di prodotto attualmente realizzate nello stabilimento rumeno del Gruppo - per affidarle a società esterne, autonome rispetto a Natuzzi, ma legate alla Società da specifici accordi commerciali", si legge in una nota dell'azienda.

"La seconda azione è focalizzata sull'affidamento sempre a società esterne al Gruppo - che potrebbero contare sul sostegno agli investimenti da parte del Mise e della Regione Puglia - sia della produzione dei complementi d'arredo, sia di quella dei nuovi prodotti previsti dal progetto di estensione della gamma".

Fabrizio Pascucci della Feneal Uil ha quantificato "in 18 milioni" i fondi che Natuzzi stanzierà per le 600 mobilità.

A chi chiedeva che tipo di retribuzioni riceveranno i lavoratori che saranno riallocati nelle newco dove sarà trasferita la produzione romena, Walter Schiavella della Fillea Cgil ha detto che saranno "quelle del contratto nazionale del settore legno", pari cioè in media a 1.200 euro netti mensili. I lavoratori romeni ricevono invece salari del 40% inferiori.

Il costo di produzione romeno è di 20 centesimi al minuto a fronte dei 92 in Italia. Natuzzi nelle scorse settimane si è detta disponibile a salire fino a 30 cent.

Schiavella ha avvisato che l'intesa prevede un monitoraggio costante per verificare il rispetto dei patti.