Mulberry aveva prevenuto tutti, ma probabilmente non prevedeva un calo simile della sua attività. La griffe britannica ha avvertito i suoi azionisti che non riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi in termini di utili. Il comunicato finanziario parla addirittura di un risultato ante imposte che sarebbe "significativamente" al di sotto delle previsioni e la casa di moda fornirà i dati economici della redditività semestrale solamente il 4 dicembre prossimo.

Ma l'attività è già in netto calo. Nel corso del primo semestre dell'esercizio scattato il 1° aprile, le vendite di Mulberry sono calate del 17%, a 64,7 milioni di sterline, pari a poco più di 83 milioni di euro.

Le vendite retail sono calate del 9%, a 45,1 milioni di sterline, con un'attività internazionale che è stata almeno in grado di compensare il calo registrato nel Regno Unito. Così, le vendite al dettaglio al di fuori del mercato britannico sono cresciute del 20%, a 7,5 milioni di sterline.

L'attività wholesale è invece precipitata del 31%. Una controprestazione in parte imputabile alla prudenza dei partner europei e asiatici nei loro pre-ordini. La direzione, che si dice soddisfatta del lancio della collezione disegnata da Cara Delevingne, ovviamente non si aspetta più nessun miracolo sull'esercizio attuale, ma sostiene che l'arrivo della nuova équipe nello scorso aprile stia cominciando a farsi sentire.

Nel marzo scorso, Bruno Guillon aveva infatti dato le dimissioni dal suo incarico di direttore generale e non è ancora stato rimpiazzato.

Ma soprattutto, l’inaugurazione del flagship di Parigi, prevista per la prossima primavera, segnerà la fine degli investimenti nel retail, con le nuove succursali che permetteranno di implementare la nuova fase di crescita su entrambi i lati dell'Atlantico. "Come previsto, il primo semestre è stato difficile, ma il gruppo rimane redditizio e genera del cash, dandoci le risorse necessarie per investire nel futuro", commenta Godfrey Davis, presidente non esecutivo che gestisce l'interim alla direzione generale.

Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)