17 mar 2010 - Nel 2009 Moncler ha realizzato un giro d'affari di 220 milioni di euro, contro i 145 milioni del 2008. Con questi buoni risultati la griffe, celebre per i suoi piumini “doudounes”, ha sempre più l'intenzione di partire alla conquista di New York.

La collezione Moncler Grenoble presentata a New York nel corso dell'ultima fashion-week

Malgrado la crisi, nel 2009 Moncler ha realizzato un fatturato di 220 milioni di euro contro i 145 milioni del 2008, con un aumento delle vendite di più del 50%. A parametri di riferimento costanti, la griffe ha ottenuto una crescita del 19%. Una cifra dovuta all'acquisto del suo distributore giapponese e della sua licenza Bambino (Moncler Enfant), fino ad oggi detenuta dalla società Atlana.

Grazie a questi risultati, si può ben dire che da Moncler futuro fa soprattutto rima con espansione. Infatti la griffe, fondata a Grenoble nel 1952, prevede di aprire in luglio il suo primo flagship a New York su Prince Street, riferisce il Women’s Wear Daily, ma anche altri due in Corea del Sud e in Cina. "Due mercati-faro per il marchio", dice Remo Ruffini, presidente e direttore artistico di Moncler, al giornale anglosassone.

Di Sarah Ahssen (Versione italiana di Gianluca Bolelli)