Gianluca Bolelli
18 lug 2016
Mode City: presenze calate di circa il 20%
Gianluca Bolelli
18 lug 2016
L'impressione di un calo delle presenze era netta per gli espositori dell'ultimo salone Mode City. E ora eccola confermata in cifre. Una settimana dopo la chiusura, il salone dei marchi di beachwear e lingerie ha annunciato di aver accolto 11.000 visitatori a Lione, contro i 14.000 dell'anno scorso a Parigi. Lo spostamento sulle rive del Rodano durante la finale dell'Europeo di calcio che si giocava nell'Ile-de-France ha avuto un impatto evidente, ma l'organizzatore Eurovet vede in questi dati un “accumularsi di fattori complicati”.

Un calo dei visitatori vicino al 20% dunque, poco superiore a quello che l'organizzazione aveva previsto. “Quello che non avevamo previsto è stato il calo del Nord Europa, e in particolare della Germania. Pensavamo che ci fossero abbastanza collegamenti con Lione, ma il viaggio necessario per raggiungerci è stato giudicato troppo complicato da un buon numero di buyer della zona...”, commenta Taya de Reyniès, responsabile della divisione lingerie e beachwear di Eurovet.
La Germania, dunque, è stata in calo, e in senso più ampio l'Europa del Nord, mentre altre nazioni vicine hanno approfittato di questa situazione eccezionale a Lione. Compratori italiani e svizzeri sono stati presenti in fiera in buona quantità, mentre gli spagnoli hanno mantenuto la loro presenza a un livello equivalente a quello dello scorso anno. In compenso, i buyer delle immediate vicinanze, vale a dire i dettaglianti della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, hanno un po' latitato. “Ci aspettavamo che fossero più numerosi a Lione... Ma la posta in gioco era alta per loro, a causa dell'inizio di stagione molto tardivo, con il tempo atmosferico che ha giocato contro di loro, e dunque contro di noi”, afferma Taya de Reyniès.
Sebbene il contingente francese sia diminuito, il calo è stato maggiore fra i buyer internazionali, soprattutto a causa del fattore sicurezza/timore di attacchi terroristici, secondo gli organizzatori (e come i fatti successivi hanno dimostrato, Nizza non è poi molto lontana..., ndr.). "Gli espositori erano delusi, ma io penso che siano ben consapevoli del fatto che il contesto sarebbe stato altrettanto complicato anche se la fiera si fosse tenuta a Parigi...”, conclude Taya de Reyniès.
Anaïs Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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