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Pubblicato il
25 feb 2013
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Moda a Milano: l’export cresce del 10% guardando verso l’Asia

Pubblicato il
25 feb 2013

Nel 2012 le esportazioni del settore moda milanese (tessile e abbigliamento) sono cresciute del 10,2% rispetto al +2,2% italiano e al +3,5% del totale export milanese anche in altri settori, indica in un communicato la Camera di Commercio di Milano. Una crescita a doppia cifra trainata soprattutto dai nuovi mercati.

Emporio Armani autunno/inverno 2013-2014 (Foto: PixelFormula)


Le esportazioni verso l’Asia Orientale hanno registrato un boom (+29,3%), in particolare verso Corea del Sud (+64%), Singapore (+49,4%) e Cina (+36,2%). La Cina (inclusa Hong Kong) diventa per la prima volta il secondo mercato di riferimento per la moda milanese (con oltre 400 milioni di euro), subito dopo la Francia (441 milioni di euro), e viene prima di Stati Uniti (342 milioni) e Giappone (257 milioni). Le esportazioni verso il Brasile, altro grande mercato emergente, registrano una crescita record del 56,1%. In Europa le esportazioni di moda aumentano del 6,4%, ma non in Grecia, dove crollano del 75,2% per effetto della crisi.

Secondo la Camera di Commercio di Milano, “la moda milanese oltre che per la sua qualità, conviene”. Tra i dieci grandi centri tradizionali ed emergenti della moda mondiale, per vestire di marca una donna dalla testa ai piedi occorrono in media 661 euro a Milano, secondo le stime elaborate dalla Camera di Commercio su dati Eurostat, Coeweb, Registro Imprese e sulla ricerca “Shopping a Milano”, realizzata in collaborazione con lo IULM.

Solo New York risulta più conveniente, mentre Parigi rimane sullo stesso livello (572 euro). Decisamente più costose le altre città: A Berlino vestire una donna con abiti griffati costa 777 euro, a Londra 824 euro, a Tokyo si superano gli 800 euro, a Mosca si sfiorano i 1.000 euro e a Pechino ci vogliono quasi 1.600 euro.

Oltre al turismo, il settore della moda a Milano porta anche imprese e lavoro. In questo settore sono effettivamente attive quasi 11.000 aziende, il 5,5% del dato nazionale, che danno lavoro a 56.000 persone, per un valore della produzione annua pari a 15,2 miliardi di euro.

La Lombardia è la seconda regione in Europa per numero di imprese del settore moda-manifatturiero (6 imprese di moda ogni 100). Nel solo settore dell’abbigliamento, la Lombardia passa al primo posto, mentre l’Île de France e Parigi si devono accontentare del terzo posto.

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