Ansa
7 mar 2013
Miu Miu, frivola e fatale
Ansa
7 mar 2013
Frivola e allo stesso tempo fatale, ecco la ragazza Miu Miu vista in passerella al Palais d'Iena di Parigi. La descrive così anche Miuccia Prada dopo il defilé, mentre saluta e abbraccia gli ospiti, tra cui anche Marc Jacobs. "Ho seguito il puro istinto", dice, raccontando come sia arrivata a definire questa collezione, "volevo comunicare l'idea dello sport, ecco perché c'é anche un'ispirazione mariniere". Un'ispirazione che a molti addetti ai lavori ha ricordato un personaggio chiaro e ben definito, Olivia, la fidanzata di Braccio di Ferro.
In effetti le silhouette sono sottili e allungate, c'é tutta una prima parte che gioca sull'abbinamento del blu col nero, con una serie di cappotti lunghi con ampi colli in pelliccia di astrakan, caban doppiopetto e parka in nylon bordato in pelliccia. Le modelle indossano tutte le calze a righe colorate, non solo, sotto i cappotti hanno ampie gonnellone a pois, unica stampa presente in collezione. "Volevo dare un'idea di frivolezza, ecco il perché di questa stampa", dice Miuccia Prada. Le borse sono tutte in struzzo colorato, in più dimensioni dal bauletto piccolo allo zaino gigante, mentre le scarpe sono piccole costruzioni con ghette e carro armato sulla suola, "un riferimento all'intervento moderno su questo palazzo antico", conclude la stilista.
Anche l'allestimento della sfilata comprende un grande lavoro sull'architettura interna del palazzo. La passerella è concepita come uno spazio compresso: pavimento e soffitto sono rivestiti da una grata di metallo nera, che copre una densa sequenza di tubi fluorescenti sia sopra che sotto. Con oggi si chiude la fashion week parigina e così Miuccia Prada si lascia andare anche a una considerazione generale sulla moda. "Bisogna mantenere la componente del puro piacere, del divertimento nella moda - dice - Pochi giorni fa ho letto su un quotidiano una cosa molto vera, cioé che la moda rappresenta il desiderio della gente di cambiare, la voglia di andare avanti".
Ha un approccio simile anche la giovane Goga Ashkenazi, proprietaria al 100% della maison Vionnet, oggi alla sua prima sfilata ufficiale nel calendario parigino. "Lavorare nella moda per me è puro divertimento - dice - è vero sono una business woman, ma il fashion è l'amore della mia vita. Abbiamo lavorato molti mesi su questa collezione, ho un grande team, io dico che siamo la 'famiglia Vionnet' e dobbiamo esserne felici oggi". Apre e chiude il defilé Maria Carla Boscono, interpretando perfettamente l'ispirazione della collezione: l'antica Grecia, con alcuni rimandi alla pop art di Roy Lichtenstein. L'ossessione di madame Vionnet per il drappeggio diventa il tema centrale, su pantaloni, abiti e bluse, ma viene anche rivisitato in una stampa che ricorda le colonne.
Poi ci sono grafismi che disegnano un motivo di nuvole ispirate a Zeus, cielo e saette, basato su un'illustrazione di Thayat. Ancora Grecia nelle cinture fatte di grandi dischi metallici. Il tacco degli stivali in pitone ha la forma a V dall'effetto scultorio, mentre le borse rendono omaggio alle fragranze di madame Vionnet: Omega, Delta e Zeta. Tutt'altra seduzione da Louis Vuitton, che ha allestito la sua passerella come l'interno di un lussuoso albergo, siamo in un corridoio e ci sono le porte di 50 camere. Da ognuna di queste stanze esce una modella, tra loro anche Kate Moss e Maria Carla Boscono. Tutta la collezione infatti gioca sule tema della "robe de chambre", come sottolinea Marc Jacobs.
Sembra quasi che le modelle escano dalla propria camera con la sottoveste indosso e sopra un maxi cappotto per coprirsi. Niente di più. La lingerie è il punto di partenza per sottovesti ricamate in pizzo, completi pijama dalle micro fantasie floreali, abiti in tulle con petali di fiore ricamati sopra. Sopra, ampi cappotti in astrakan oppure oversize in lana. Questa stagione gli accessori puntano sui materiali preziosi: il bauletto Speedy è proposto in una versione ricoperta di piume dai colori esotici, le pochette hanno pietre preziose, mentre la serie Lockit è in coccodrillo o marabou.
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