21 feb 2017
Mipel: Franco Pugi arriva a 8 milioni di fatturato, apre al “Dubai Mall” e sta per approdare in Indonesia
21 feb 2017
Il brand fiorentino di borse Franco Pugi si è rilanciato all'incirca quattro anni fa ed oggi è arrivato a distribuirsi in 300 punti vendita multimarca nel mondo, diffondendosi in Russia, in tutti i mercati principali dell'Asia e negli Stati Uniti, anche se in quest'ultimo caso con una presenza ancora 'a spot', mentre sta continuando l'espansione retail asiatica. Le borse di Franco Pugi sono al 100% prodotte a Firenze con pelle italiana e sono vendute tra i 500 e i 600 euro in negozio.
“Franco Pugi nasce nel 1970 a Firenze con un piccolo laboratorio che faceva cinture di moda che abbiamo venduto da Saks Fifth Avenue o Bloomingdale's, fra i tanti”, racconta lo stesso Franco Pugi. “Siamo stati famosi in Giappone per decenni, poi dopo 20 anni ho deciso di smettere. Volevo uscire da questo mondo e sono andato a fare il designer in America per 13 anni (addirittura aprii un albergo), finché mia figlia un giorno naviga su Internet e mi dice che su eBay Canada stanno vendendo una borsa col mio nome. Dopodiché trova altre mie tracce su siti Web di tutto il mondo, come nostre cose vecchie vendute su altri siti di vendite online giapponesi o la pubblicità del mio brand che veniva trasmessa sulle reti Fininvest negli anni '80. Quindi ha cominciato a martellarmi: 'Ma perché non ti rimetti a fare borse?'. E quattro anni fa ho deciso di ricominciare, riallacciando rapporti essenziali con distributori specialmente dell'Estremo Oriente - Giappone, Singapore, Corea del Sud e Hong Kong, quest'ultima testa di ponte dalla quale poi esportiamo in Cina, che è diventato il nostro primo mercato”, puntualizza l'impreditore toscano.
Dopo essere tornato alla ribalta sostanzialmente 3 anni e mezzo fa, il brand Franco Pugi in tre anni ha triplicato il fatturato al termine di ogni esercizio finanziario, tanto che a fine 2016 è arrivato a 8 milioni di euro, decuplicando il fatturato che aveva registrato nel 2014.
“Forse per le generazioni più giovani di oggi siamo un brand nuovo, ma chiaramente abbiamo un'esperienza precedente che ci fa partire con una marcia in più rispetto alle reali start up odierne. Poi tutto il nostro team è composto quasi esclusivamente da giovani, e il mio entusiasmo e la mia anima sono quelli di un trentenne”, confessa Pugi.
Il primo mercato di Franco Pugi (che non si distribuisce in Italia) attualmente è la Cina, con il 30% del turnover, dove il marchio è gestito dallo stesso distributore con cui lo stilista-imprenditore fiorentino collaborava a Hong Kong 30 anni fa, ancora attivo. “Il nostro secondo mercato, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, è la Russia col 25%, che progressivamente diventerà il primo mercato se continua così (abbiamo avuto 25 clienti russi nuovi solamente il secondo giorno di Mipel e nel 2016 il mercato russo è cresciuto del 500%!)”, dice Pugi. “Siamo molto importanti a Dubai, dove stiamo per inaugurare un negozio monomarca di 120 metri quadri al secondo piano del “Dubai Mall”. Ora abbiamo contatti con un investitore che vuole aprire 8 negozi in franchising in Indonesia, perché attualmente ha un altro brand che non gli sta funzionando, si è innamorato delle nostre borse e le vuole vendere”, confessa orgoglioso.
“Stiamo anche trattando per incrementare la presenza di Franco Pugi negli Stati Uniti”, conclude lo stilista, “perché quando chiudemmo l'attività a quel tempo avevamo uno showroom a Los Angeles gestito da un nostro fabbricante di portafogliame che distribuiva tutti i prodotti che realizzavamo, e che rappresentava un punto di riferimento stabile per il cliente statunitense. Un qualcosa che oggi non possiamo ancora garantire, ma che dobbiamo riuscire a proporre”.
Altro target dell'espansione del brand per i prossimi anni, ha affermato Pugi, saranno anche Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Romania, e tutti i mercati dell'Est Europa all'interno dell'UE.
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