3 feb 2017
Milano Unica: Origin Passion and Beliefs raddoppia le sue date
3 feb 2017
Origin Passion and Beliefs, il salone della manifattura italiana del comparto moda e accessorio, ha presentato al salone del tessile di Milano un’anticipazione dell’edizione 2017 in calendario dall’11 al 13 luglio, con l’intervento di cinque aziende - Atelier Stimamiglio, D’orica Srl, Lilium Ricamo, Stebor Srl e Tessitura La Colombina - rappresentative delle quattro categorie in cui si articola il progetto: 'Textile', 'Leather' (entrambi dedicati a confezione, assemblaggio, finitura e altri servizi legati ai prodotti in tessuto o in pelle), 'Technology' (che presenta semilavorati tecnologici o diversi da tessuto e pelle, prodotti e servizi ad alto contenuto di innovazione e brevetti) e 'Stone' (che raccoglie le aziende specializzate in componentistica, pietre, catene e accessori). Ma sarà l'ultima. Nel senso che questa piccola 'fiera nella fiera' comincia ad organizzarsi in maniera semestrale, non più una sola volta l'anno.

La collaborazione tra Origin Passion and Beliefs e Milano Unica è nata in un rapporto win-win nel 2016 nell’ambito del “Piano per la Promozione del Made in Italy” predisposto dal MISE per la valorizzazione delle principali filiere produttive dell’economia italiana, tra cui il sistema-moda, e i più importanti eventi fieristici di riferimento.
Promossa da Italian Exhibition Group SpA (che ha chiuso il 2016 con fatturato preconsuntivo di 123 milioni di euro, un EBITDA di 22,9 milioni e un risultato netto consolidato di circa 6,6 milioni, ndr.), la società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza e guidata da Lorenzo Cagnoni, Presidente e AD, Matteo Marzotto, Vicepresidente esecutivo, Corrado Facco, Direttore Generale, Origin Passion and Beliefs vuole essere la piattaforma che riunisce le migliori competenze del bello e ben fatto dei maestri manifatturieri italiani al servizio della moda e dello stile, mettendoli in relazione con i decision maker (product e operation manager, uffici stile) dei top brand internazionali del mondo fashion e offrendo loro una sinergia di filiera in un contesto di visibilità globale quale il salone internazionale del tessile.
“La logica è quella di calendarizzare Origin - che per sua missione, per suo concept originario ha quello di promuovere le eccellenze della manifattura italiana della moda che non appaiono visibili nel processo della filiera – in allineamento con i flussi del mondo fashion”, dice Maurizio Di Trani, Sales and Marketing Manager di Italian Exhibition Group, con esperienze in Coin e Tecnica Group. “Ecco perché un salone che era nato con un'edizione all'anno, fatta la scelta strategica di procedere insieme alla fiera del tessile, è ovvio che debba adeguarsi alle stesse cadenze di date della manifestazione; perciò dal febbraio 2018 Origin Passion and Beliefs sarà presente due volte l'anno all'interno di Milano Unica”.

“Origin è un progetto alquanto particolare, nel senso che non è nato come una fiera”, continua Di Trani, “ma come piattaforma di promozione di alcuni comparti della manifattura italiana che non avendo una propria brandizzazione, o comunque non apparendo al consumatore come prodotto finale, non risultavano così promuovibili, ma essenziali nel processo. Le aziende che abbiamo scelto rappresentano visivamente le quattro “etichette” degli altrettanti comparti in cui dividiamo le proposte di Origin Passion and Beliefs”.
“Origin nasce – e in questo c'era la sua forza, ma in parte anche la sua difficoltà di lettura – come momento di networking, di incontro fra chi “sa fare” (la manifattura) e chi “sa inventare” (gli stilisti), tant'è che una parte degli espositori erano designer internazionali (che trovavano magari l'accessorio per arricchire la propria collezione) e una parte aziende artigiane (che incontrando direttamente il mondo della creatività potevano ricavare nuove idee o suggestioni), tanto che molte di queste aziende hanno incontrato per la prima volta da noi nella scorsa edizione buyer di aziende come Aeffe, Bottega Veneta, Swarovski, Trussardi, Valentino, Guess, Kering, OVS, Morellato, Moncler, e simili”, prosegue il manager. “Questa filosofia rimane, ma non faceva capire bene quale fosse il target finale, e così abbiamo deciso di semplificare la comunicazione aggiungendo al nome della fiera un payoff chiaro (“Il salone della manifattura italiana”), e quindi da luglio avremo al nostro interno solo aziende. L'obiettivo è di averne 80, selezionate per capacità e qualità”.

“Non dobbiamo vendere metri quadri o stand, non ci interessa la quantità. Invece, ci importa molto che i nostri espositori siano importanti per il mercato, e che riescano a presentarsi e a comunicare bene. Ci interessano i progetti. Del resto, è la stessa filosofia che veicoliamo con VicenzaOro. Inoltre, molte di queste aziende per dimensione fisica e per cultura legata al lavoro pratico sul campo non hanno la forma mentis per occuparsi di promuovere e raccontare le loro competenze e capacità sulle reti sociali, per esempio. Quindi la nostra logica è anche quella di mettere loro a disposizione strumenti di storytelling Web o di visual merchandising per rendere appetibile la loro filiera”.
Origin, dall'edizione di settembre prossimo ridisegnerà completamente il layout degli spazi con “un front end di preallestiti di alto livello, giocando sul bianco e il nero e arricchendolo con elementi di caratterizzazione visiva per ciascuna delle 4 macro-aree in cui saranno compresi”, rivela il dirigente.
Maurizio Di Trani ha anche confermato che gli accordi tra Italian Exhibition Group e la fiera di Arezzo (sui quali si saprà molto di più dopo il 7 febbraio, quando si riunirà il CdA della fiera aretina, ndr.) sono “in una fase molto avanzata, direi addirittura conclusiva, e posso anticipare che non ci saranno difficoltà, perché si tratta di qualcosa che va a beneficio di tutta la filiera. Anzi, se ci sarà qualche cambiamento sarà fatto per rafforzare non per indebolire l'accordo con Arezzo, in una logica fondamentale di “fare sistema” (come fece emblematicamente proprio Milano Unica nel 2005 unendo insieme Moda In, Shirt Avenue, Ideacomo e Ideabiella) che internazionalizzerà ancora di più la filiera del gioielli. Una grande intuizione del management dell'epoca, perché il processo era iniziato già un paio d'anni fa con Vicenza che rinuncià alla sessione primaverile per lasciare spazio ad Arezzo, che da marzo-aprile si spostò ad inizio maggio. Insomma, il nuovo accordo darà anche ad Arezzo, come territorio e come brand, tanti benefici. Un lavoro da rivitalizzare e in parte ripensare, ma le prospettive sono molto positive. Vedrete che andrà tutto bene”, chiosa Maurizio Di Trani.

Tra le altre iniziative all’interno dell’area di Origin Passion and Beliefs il 2 febbraio CNA Federmoda ha promosso il progetto ‘Manifattura Italiana’, ideato proprio per sostenere e valorizzare la filiera della moda anche attraverso la Web Community. Molti gli appuntamenti anche con le rappresentanze territoriali di Confartigianato con cui prosegue, anche per l’edizione 2017, la collaborazione su scala nazionale.
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