Milano Unica non ha apprezzato l'iniziativa preview di Première Vision

Si aprono le ostilità fra Italia e Francia. Il campo di battaglia di questo ennesimo derby? I saloni tessili italiano (Milano Unica) e francese (Première Vision). La manifestazione italiana non ha infatti per nulla apprezzato l'iniziativa del suo concorrente francese di lanciare una manifestazione dedicata alle pre-collezioni, che per di più va a sovrapporsi alle sue date.

Milano Unica è stato il primo dei due saloni a lanciare, dall'1 al 3 luglio 2015, questo tipo di appuntamento. Battezzata Prima MU, la manifestazione ha riunito 66 espositori e ha attirato 706 aziende del mondo della confezione per un totale di 1.580 operatori. La seconda edizione è stata programmata a Milano per il 6 e 7 luglio prossimi.

Ma ecco che in gennaio Première Vision ha annunciato il lancio della propria manifestazione dedicata alle anteprime, che si svolgerà a Palais Brongniart (Borsa), a Parigi... il 6 e 7 luglio.

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“Quando stavamo preparando la nostra prima edizione, abbiamo contattato gli organizzatori di Première Vision, i quali ci hanno detto che non volevano replicare un format simile e che, se così fosse stato, ci avrebbero avvertito”, racconta il presidente di Milano Unica, Ercole Botto Poala.

“Tutti possono cambiare idea. Non è questo il problema. Non è l'organizzazione di questa manifestazione il tema, ma l'atteggiamento di Première Vision. Avevamo un gentlemen's agreement e loro non l'hanno rispettato. Non solo, non ci hanno assolutamente avvertito che avrebbero lanciato una loro iniziativa preview, e in più si sono posizionati sulle nostre date”, contesta Botto Poala.

Questa sovrapposizione di date rischia di mettere in difficoltà Milano Unica, dato che molti produttori italiani di tessuti privilegiano abitualmente Première Vision a scapito della fiera meneghina.

L’organizzatore del salone milanese, che aveva appena cominciato a contattare le aziende per il prossimo luglio, per ora non ha nessuna defezione da segnalare.

Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)