E' un maschiaccio al ballo, la donna della griffe N°21. Si veste d'istinto, dimenticando le convenzioni: così la vuole Alessandro Dell'Acqua che a Milano porta in passerella uno stile glam glam, dove tutto ciò che è scabro è contaminato da scintillii e tutto ciò che è essenziale e maschile è anche morbido e accogliente.

Eccentricità e spontaneità messe insieme, in questo Dell'Acqua è maestro: cappotto over tutto paillettato a fiori azzurri e rossi, pantaloni baggy, larghi e in lana double color cammello, giubbotto in tweed agugliato con il montone, maglie militari con lustrini e gonne in chiffon, soprabiti in bouclé con Swarovski incastonati.

Semplicità e ricchezza: frange di piume sul retro del cappotto nero con fodera di seta e bronzo, polo di velluto ricamato con broches diamantate, tubini con i fianchi in pizzo piumato e scacchi di lustrini bianchi e neri. Forme semplici ma tanto lavoro per una disinvoltura da collage alla moda che però dietro ha una collezione ben studiata di 150 capi diversi e una ampia pre-collezione, entrambe realizzate dal gruppo Gilmar.

La strategia vincente di N°21 è quella dei prezzi contenuti, la ricetta personale di Alessandro è la pazienza: ora sembra arrivato davvero il suo momento. Napoletano, 51 anni, tanta esperienza e molte collaborazioni con marchi importanti, dopo aver avuto un marchio con il proprio nome da quattro anni ha un nuovo meritato successo con N°21 e, a Parigi, tra pochi giorni, debutterà la sua prima collezione di prêt-à-porter per Rochas che l'ha scelto come nuovo direttore artistico.