Ansa
24 feb 2014
MFW: ululati in passerella da Marras e Pucci
Ansa
24 feb 2014
Tema: il lupo. Svolgimento: artistico-concettuale per Antonio Marras, selvaggiamente chic per Emilio Pucci. Marchi distanti anni luce per stile e clientela, uniti oggi in passerella dalla scelta di usare gli ululati come colonna sonora delle loro sfilate.
Da Marras sono quelli dei lupi sardi, i cui musi sono la stampa 'must' per il prossimo inverno, da Pucci è un canto di donna che riproduce l'animale invocazione alla luna. C'è un lupo stampato persino sull'invito alla sfilata dello stilista sardo, che immagina la sua donna immersa in un viaggio letterario tra 'Il lupo della steppa' di Hermann Hesse' e il leopardiano 'canto notturno di un pastore errante nell'Asia', il cui incipit è riportato nelle note che accompagnano la collezione. Un viaggio che dalla terra - il lupo stampato sui caban, ricamato sulle maglie, applicato sugli abiti - arriva alla luna - riprodotta sulla sommità di una struttura in tubi metallici che le modelle percorrono come una passerella. Un cammino sulle orme inquiete della scrittrice svizzera Annemarie Schwarzenbach, che nel 1939 raggiunse l'India in auto.
Ed è un percorso dall'Europa all'Asia quello che Marras descrive con i suoi capi, una ricerca dell'inatteso che prende corpo nella stola con gli occhietti e la lingua di vernice, nei cappotti over con il collo rubato al bomber, nelle giacche vintage smontate e rimodellate, negli abiti di pizzo con inserti di plissé, nei caban di tweed con interventi di pelliccia, nel maxi gilet di broccato lurex, nella camicia trompe l'oeil dove il revers è disegnato, nel pantalone gessato con motivi astratti placcati.
Stessa colonna sonora ma tutt'altra musica da Pucci, dove gli ululati sottolineano l'ispirazione selvaggia della collezione disegnata da Peter Dundas. Anche qui il punto di partenza è un viaggio, un'esplorazione delle culture decorative degli Indiani d'America e degli Inuit, tra motivi Navajo e cavalli Appaloosa. Il tutto ovviamente mixato alla vena glam-chic di quella che Dundas chiama la 'Pucci girl'.
Così agli stivali selvaggi con motivo a chiazze come il mantello dei tipici cavalli nordamericani si accompagna l'abitino dall'orlo stondato che riprende la stampa d'archivio a tema piumaggio, ma la ricopre con un fitto ricamo di borchie che ricrea la trama di un tappeto Navaho. La tunichetta di nappa con lo scollo sorretto da una catenella dorata si porta invece con il parka in cavallino foderato di castoro con intarsi di visone, mentre i pantaloni da cavallo si indossano con la blusa a stampa orchidea mixata con un motivo che ricorda il manto equestre e il gilet di tasso e volpe selvaggia. Di vaporosa pelliccia (nella collezione c'è anche quella di lupo) persino la tracolla della nuova borsa, abbinata al maxi pull intarsiato a motivi Navaho.
La sera la vena selvaggia si stempera nel glamour: chemisier e maglie laminati in micro borchie dorate dai motivi geometrici e tribali o tunichette con catene metallizzate e frange di perline, ma sempre portate con stivali in cervo. Savage-chic.
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