Ansa
19 set 2014
MFW : sugli abiti di Uma Wang il segno del 'vissuto'
Ansa
19 set 2014
Al terzo appuntamento con la passerella milanese (ha debuttato un anno fa con la P/E 2014) Uma Wang continua il suo viaggio sospeso tra due mondi. Da una parte c'è la Cina, dove la designer è nata, e dall'altra l'Italia, ("il miglior Paese in cui cominciare perché ci sono tanti servizi - dice Uma - tra cui fornitori e fabbriche", spiega) dove produce il 60% delle sue collezioni, a Mantova, e dove si procura i tessuti.

Proprio dai materiali, più che da una ispirazione, è partita la stilista di Shanghai dai lunghi capelli scuri, che, forse per timidezza o perché non parla ancora bene l'inglese né l'italiano, non ama raccontare a voce una storia. Piuttosto Uma, preferisce far toccare con mano il proprio punto di partenza.
"Una volta che trovo il materiale, per me la collezione è già fatta", svela a poche ore dalla sfilata. La P/E 2015, dunque, nasce da un tessuto di seta e lino jacquard "distrutto dal tempo da una serie di lavaggi speciali", spiega la stilista.
Gli abiti nascono dall'incontro tra pesante e leggero: tuniche dai volumi over e dai colori imperfetti, bordeaux, color carne e blu, pezzi maschili come le giacche in jacquard, completi simil pijama in seta e ampi vestiti multirighe. Ogni capo è diverso dall'altro, ed evoca allo stesso tempo oriente e occidente, a svelare ancora la doppia anima della creativa. Infine, dopo l'abito in carta della scorsa stagione, per i prossimi caldi, la sera di Uma Wang è un lungo modello nero con interno in alluminio.
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