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24 feb 2016
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MFW: Matteo Renzi inaugura la fashion week del cambiamento

Di
Ansa
Pubblicato il
24 feb 2016

In fuga dai social, la moda si apre alla città e ripensa al suo ciclo vitale: è una fashion week all'insegna del cambiamento quella che inaugura il premier Matteo Renzi, con un pranzo nella sala Cariatidi di palazzo Reale, cui prendono parte stilisti e imprenditori, oltre al sindaco di Milano Giuliano Pisapia e al presidente della Camera della Moda Carlo Capasa.

Foto: Adnkronos


A dare i numeri di questa settimana si potrebbe riportare che in sei giorni, dal 24 al 29 febbraio, sono previste 73 sfilate, 98 presentazioni e altri appuntamenti per un totale di 184 collezioni.

Si potrebbe anche notare che sfileranno per la prima volta in calendario Diesel Black Gold, Atsushi Nakashima, Ujoh, designer ospite di Giorgio Armani, oltre che Lucio Vanotti e Piccione.Piccione, che chiuderanno la settimana, per un ultimo giorno all'insegna dell'innovazione, insieme a Arthur Arbesser, Vivetta, San Andres Milano. Ma le novità vanno cercate altrove, magari nascoste negli inviti, come quello di MSGM, che invita a non postare foto della sfilata sui social network.

Un'indicazione condivisa anche da Francesco Scognamiglio, per il quale "Instagram sta rovinando il nostro lavoro, oggi in molti si nascondono per tutelare la proprietà intellettuale che altrimenti viene assorbita dai grandi marchi". C'è da dire però che "se non ti vuoi far copiare resti a casa tua" nota Piero Cividini, che trova concorde Alessandro Dell'Acqua, per il quale "i social sono un'arma a doppio taglio, ma è un cambiamento che non si può fermare, siamo noi che dobbiamo cambiare sistema".

"Tecnicamente bisogna organizzarsi molto bene, lo possono fare i grandi gruppi, ma mettendoci tutti d'accordo - riflette lo stilista di N21 - magari potremmo presentare l'uomo e la donna insieme a giugno".

Va in questa direzione l'annuncio di Peuterey, che d'ora in poi presenterà insieme le collezione per lui e per lei, con i capi disponibili il giorno dopo. Se questo cambiamento "mira a vestire la vita vera di persone reali", c'è chi si spinge oltre, come Chicca Lualdi che, per superare gli stereotipi di bellezza femminile, ha invitato a sfilare donne normali di tutte le età, compresa l'assessore del Comune di Milano Cristina Tajani. Sempre in direzione di una moda vicina alla gente, domenica alle 19 venti modelle sfileranno tra i portici e la Galleria Vittorio Emanuele indossando le creazioni del designer coreano Yohanix.

E non sarà un caso che tra gli eventi organizzati durante la settimana ci sia, in Via Montenapoleone, una galleria delle foto di Scott Schuman, fondatore di The Sartorialist, il primo a fotografare lo stile di strada e a farne un fenomeno social.

Il cambiamento passa anche dall'attenzione per l'ecosistema ambiente: a chiusura della settimana la Camera della Moda presenterà la propria strategia sulla sostenibilità, mentre Elisabetta Franchi, animalista convinta, manderà in passerella una collezione manifesto contro l'utilizzo degli animali nel circo, accompagnata da T-shirt che saranno in vendita il giorno dopo la sfilata.

Guardare al futuro è anche dare spazio ai nuovi talenti, come i 16 brand ospitati nella seconda edizione del Fashion Hub Market. "Se ci fosse più coraggio nel dare spazio a persone meno collaudate - riflette Alessandro Michele, al suo primo anno come direttore creativo di Gucci - entrerebbe una gran ventata...magari come me ce ne sono altri, ci vuole solo un po' più di coraggio".

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