Arriva dall'Iperspazio cosmico la donna di Byblos Milano, ma sbarca sulla Terra nell'epoca di Maria Antonietta. "Amo i contrasti e mi piace mescolare concetti avulsi l'uno dall'altro - spiega Manuel Facchini nel backstage della sfilata - così ho fuso gli elementi dello spazio con il romanticismo di una donna che arriva dal passato remoto".

Le immagini delle montagne prese dai satelliti si trasformano in stampe che sembrano gabbie toraciche, declinate sugli ampi volumi tipici e sulle rigorose geometrie del secolo della regina e su bustier e crinoline dal sapore vittoriano. La pelle nera, poi, forma corsetti e mini dress scultura con spalle strutturate e gonne corte e ampie.

I capispalla in neoprene restano staccati dal corpo, su pantaloni a tubo che diventano bombati con le camicie plissé infilate in vita. Il colpo d'occhio è un effetto 3D dal sapore cyborg glaciale, fatto di bianco, nero, azzurro, rosso, ocra e ghiaccio, con le donne che indossano anche tute intere in jacquard, come fossero pronte a ripartire per lo Spazio.