Ansa
19 feb 2014
MFW : Gucci , chic borghese e un po' ribelle
Ansa
19 feb 2014
Se fosse una canzone, la collezione Gucci per il prossimo inverno sarebbe 'Hey Joe' di Jimi Hendrix, ma interpretata da Charlotte Gainsbourg, che poi è il brano scelto dal direttore creativo Frida Giannini per chiudere la passerella milanese della griffe. Ospite della sfilata l'attrice Salma Hayek, in prima fila accanto al marito Francois Henry Pinault, AD di Kering (ex PPR), che controlla il marchio della doppia G.

Nella cover dello storico brano rock c'è tutta l'ispirazione della nuova collezione: il lato chic, borghese, jet set, impersonato dall'attrice francese, e l'attitudine ribelle, rock, tipica degli anni Sessanta, dell'originale. Ma alla base di tutto il lavoro di Frida Giannini c'è il ritorno alle forme pure tipiche del marchio negli anni Sessanta. Se le linee sono pulite e rigorose, i materiali sono per forza pregiati, con una netta prevalenza della pelle e della pelliccia, e i colori inediti, con una forte virata sui pastelli polverosi, già visti nella collezione per l'uomo. Ispirati alle icone di stile dei Sixties, dalla rocker Marianne Faithfull alla chicchissima Marisa Berenson, ma persino a Mick Jagger, ecco i pantaloni alla caviglia con cavallo basso un po' maschili, portati con la camicia in seta e gli stivaletti con il morsetto, resi femminili dalla pelliccia di vaporosa capra tinta in verde salvia, ma anche i miniabiti a tunica di pelle, rosa cipria o giallo zafferano, con ruches sullo scollo o chiusi da una fila di bottoni piatti argentati. E poi i cappottini doppiopetto in angora con alta martingala abbinati alle camicie di nappa sfoderata e ai jeans con piega stirata, la T-shirt over in visone rosa insieme ai pantaloni di pelle cipria. Tutto portati con gli stivali con il morsetto, a tacco basso per il giorno e alto per la sera, in pelle, pitone e cavallino, ma quasi sempre colorati.
Dagli anni Sessanta torna anche una delle borse icone della maison, la Jackie, omaggio alla first lady più chic che storia ricordi, riproposta in vitello sfoderato e destrutturato, con la tipica chiusura con pistoncino di metallo protagonista di tutte le versioni, dalla shopping alla tracollina.

Per la sera, nessun abito lungo, ma solo mini tuniche, anche di pelle, con plastron di pietre scintillanti dipinte a mano o tubini neri con morsetti stilizzati. Una moda per una donna "che vuole piacere più a se stessa che agli altri", che punta più all'"autocompiacimento che - spiega Frida Giannini - all'esibizionismo per raccogliere consensi ai party o dagli uomini".
Sembrano passati secoli dallo stile ad alto erotismo del Gucci disegnato da Tom Ford: "la sua era un'eredità forte di sessualità esibita, io - racconta la stilista - ho cercato di portare il marchio verso la sensualità, con un occhio femminile, prendendomi anche dei rischi perché la responsabilità del designer è quella di cambiare, prendendosi anche delle batoste". Soddisfatta del suo percorso? "Questa è una direzione che mi appartiene molto, è una delle mie preferite - conclude - degli ultimi anni". E lo si vede da come indossa con disinvoltura la camicia di nappa con le ruches modello Mick Jagger, i pantaloni di pelle 'boyish' e gli stivaletti con il morsetto che saranno tra i 'desiderata' modaioli del prossimo inverno.
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