Ansa
25 feb 2016
MFW : da Cavalli , glamour decadente, rock e Belle Epoque
Ansa
25 feb 2016
Torna il glamour sulla passerella di Roberto Cavalli: più che sulla strada presa con la prima collezione donna, presentata lo scorso settembre, Peter Dundas si è inserito sulla scia della proposta uomo presentata poco più di un mese fa.

Se la sfilata inaugurale come direttore creativo di Cavalli, con il suo mix di street e couture, non aveva convinto tutti, il lavoro fatto con l'uomo è sembrato più coerente con l'obiettivo di rinfrescare il marchio senza tradirne lo spirito. Non a caso uomo e donna hanno sfilato insieme, alla società del Giardino di Milano, sotto il segno della divina decadenza che unisce le figure languide e sottili dell'art nouveau a icone del rock come Janis Joplin.
Il trucco impreciso, gli occhi sottolineati di nero e i capelli lunghi e sciolti che non conoscono una messa in piega, quella mandata in passerella da Dundas è una donna "un po' selvaggia e istintiva, il cui amore per la libertà e la natura - spiega lo stilista norvegese - ne fa una pagana".

Una selvaggia di lusso, naturalmente, che indossa pellicce di visone patchwork su abiti in maglia metallica ispirati all'art Nouveau e resi glam dall'accostamento con stivaletti di pitone colorato e sciarpette ricamate stile Sarah Bernhardt. Una rocker in cappotto di velluto con collo di volpe a stampa tigre e vestitino con ricami a motivi di palme. Una divina con la T-shirt con l'immagine di Greta Garbo o di Jean Harlow sotto al completo pantalone in velluto di seta o con la gonna animalier portata con la giacchina di velluto con la stampa dorata ripresa dalla Belle Epoque e la camicia lilla con le ruches. Il jeans svasato sul fondo è tutto ricamato a motivi floreali e si porta con la camicia metallica con l'immagine della scimmia, un simbolo pagano che ritorna negli accessori insieme alle stelle e alla mezzaluna. E' in denim anche il maxichiodo portato con la tunica in fil coupé con le frange, un modo informale di vivere il glamour come l'abito di patchwork assemblato, ricamato e stropicciato o quello in chiffon ricamato con perle argentate e piume di struzzo, messo insieme al gilet maschile.
A margine della passerella, anche una riflessione sui tentativi di accorciare i tempi tra le sfilate e l'arrivo degli abiti nei negozi: "abbiamo bisogno di cambiare questo sistema, che è davvero faticoso per tutti, c'è la necessità - riflette Dundas - che quello che creiamo sia fresco quando arriva in negozio, non si può più aspettare sei mesi".
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