Ansa
23 set 2014
MFW : Caterina Gatta porta Maria Antonietta nel prêt-à-porter
Ansa
23 set 2014
E' arrivata al traguardo della sua prima collezione di prêt-à-porter, ma con lo snobismo schivo che la contraddistingue, Caterina Gatta ha deciso di non partire in quarta e ha evitato la passerella. Romana, 30 anni, rivelata da Vogue's Talents, Caterina per alcune stagioni ha presentato ricercate collezioni demi-couture, realizzate con i tessuti vintage delle grandi firme.
Adesso si è lanciata con un vero prêt-à-porter sofisticato ma giovane, prodotto dalla prestigiosa azienda mantovana Castor, con tessuti fatti stampare sui disegni del Settecento che Caterina ha trovato nel suo appassionato lavoro di ricerca.
Ad attrarre la sua attenzione è stato soprattutto un campione d'organza siglato 1770: ha scoperto che era anche la data delle nozze del delfino di Francia con l'austriaca Maria Antonietta, e ha pensato di non poter rinunciare a lei come musa per l'esordio nel ready to wear.
"Sono andata tre volte a Versailles, sono rimasta più di quattro ore davanti al letto della delfina di Francia, incantata e decisa a seguire quell'ispirazione: lì ho anche scoperto che la reggia è piena di stelle, nei parquet, nel marmo, sulle porcellane e nei damaschi, ho deciso di riproporle facendole emergere dal matelassé giallo oro o stampandole sulla duchesse di seta a fondo bianco".
Tutto questo appassionato lavoro filologico doveva però servire a realizzare una collezione assolutamente moderna e senza nostalgie. Perché Caterina Gatta è fatta così: la osservi lavorare sul passato e lei ti sorprende con una graffiante proposta per il futuro. Stavolta il suo obiettivo era affrontare il Settecento, quello degli abiti grandiosi, senza cadere nel costume teatrale e nella haute couture. E' così che le infiorescenze di buddleja, stampate addirittura sul difficile moiré di seta, diventano completi pantaloni ricercati e sbarazzini. I mantelli e le cappe sono imponenti ma anche giovanili e perfino spiazzanti, abbinati ai capi corti, ai perfetti abitini di raso o agli shorts alati che sono un must del suo stile.
Vezzi sorprendenti e insieme severità: la camicia di taglio maschile o la felpa oversize con le maniche di seta stampata e i dettagli piping in vernice nera, le piume gialle trattate con un lavaggio che le fa sembrare frange per decorare la sopragonna diritta di gazard trasparente o anche solo il cinturino sulla manica del trench. La tuta-palazzo rosa macchiata da verdi licheni ha la sontuosità dell'eleganza ma quello spirito girly, goloso di moda, che è la cifra di Caterina Gatta.
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