Ansa
25 set 2016
MFW: Bottega Veneta chic senza tempo
Ansa
25 set 2016
Le mode passano, lo chic è senza tempo: lo si dice sempre, ma poi le passerelle sono un'altra cosa. La sfilata con cui Bottega Veneta ha celebrato oggi a Milano i suoi primi 50 anni e i 15 da direttore creativo di Tomas Maier è invece la dimostrazione che l'eleganza è un concetto che dura nel tempo, che accomuna generazioni diverse, come l'ultrasettantenne Lauren Hutton e la poco più che ventenne Gigi Hadid, che chiudono la passerella a braccetto nei corridoi dell'Accademia di Brera.
Quando la protagonista di 'American gigolò' esce sorridendo in passerella, con la borsa sotto braccio e il passo un po' incerto di chi non è abituato a sfilare, la sua classe scuote dal torpore mattutino gli ospiti di Bottega Veneta, che la travolgono di applausi, con un calore che poco appartiene al mondo della moda.
Ma lei è Lauren Hutton e a 36 anni dal film con Richard Gere la sua bellezza è ancora intatta, tanto da non sfigurare nemmeno quando chiude la sfilata insieme alla top del momento. A rappresentare la bellezza senza tempo anche altre divine, come Eva Herzigova. Per tutte, abiti semplici, che celebrano l'eleganza dello stile personale senza sovrastarlo.
"Mi piace - racconta Maier, che esce a fine sfilata insieme al suo team - che le cose siano sempre semplici. Una maglia e una camicia, una camicia e un paio di pantaloni: è lo stile che mi piace. È semplice ma naturalmente anche molto sofisticato".
"Ho sempre in mente - spiega il direttore creativo, da 15 anni alla guida del marchio nato a Vicenza nel 1966, oggi proprietà del gruppo Kering - il lusso privato. Possiedi qualcosa e riesci veramente a capirlo. L'esperienza di indossarlo lo eleva a un altro livello." Ecco quindi che a definire il tono della collezione è "la disinvoltura dei look": per essere chic - è la lezione di Bottega Veneta - bastano "un fantastico pantalone alla caviglia in twill di denim, indossato con una polo a costine sottili e qualcosa di piccolo sopra".
Tutto deve sembrare semplice, anche quando non lo è, come i vestiti con dettagli in pelle staccabili che allargano i fianchi e fanno sembrare più piccolo il busto o gli abiti di maglia "dal design invisibile". Come sempre per la griffe, "è quello che è nascosto che è importante. Gli chemisier di pelle pregiatissima sono con cotone superfine per renderli comodissimi a chi li indossa". Il massimo dello chic è poi usare tessuti semplici come il cotone per abiti lunghi e scenografici con decori di farfalle ricamate in paillettes, abbinate a scarpe con la zeppa fatte usando la tecnica san Crispino.
"Se c'è un'ispirazione - spiega Maier, che per l'occasione ha voluto festeggiare in passerella anche i 10 anni della collezione uomo - è nello sportswear, nel senso di vestiti che facilitano la vita a chiunque li indossi: polo, chemisier, giacche a vento, gonne fluide". "Ma ciò che si celebra veramente in questo 50esimo anniversario - sottolinea il direttore creativo - è l'Atelier di Bottega Veneta". Per questo tra le borse che accompagnano la collezione ci sono 15 riedizioni di modelli storici della maison, tra cui la famosa clutch rossa portata dalla Hutton in American Gigolò.
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