La pittura astratta di Luigi Veronesi, esponente di spicco dell'Astrattismo lombardo, che associava i colori alla musica, ha ispirato la collezione primavera-estate 2015 di Angelo Marani, che ha sfilato a Milano, ma fuori dal calendario ufficiale delle passerelle.

I capi dalle linee precise hanno pennellate pop, i pull in cachemire hanno la cagoule e la schiena in seta, la polo di organza si indossa come un abito sopra agli smart pant. Le geometrie musicali di Veronesi s'irradiano al soprabito ed al gilet di visone con un centinaio di tasselli per capo. L'esercizio degli intarsi si estende al poncho scamosciato con frange smacchinate a mano, allo chemisier bicolore, ai capi di pizzo con applicazioni di organza. Cuciture di cristalli swarovsky e microscopiche impunture da selleria rinnovano il denim e il trench. A punteggiare tutta la collezione, scale asimmetriche di frange multicolori.