×
1 251
Fashion Jobs
GRUPPO N
Responsabile Controllo Qualità
Tempo Indeterminato · SAVIANO
STELLA MCCARTNEY
Legal Counsel
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Junior Credit Specialist e Controller
Tempo Indeterminato · MILANO
EASTPAK
Sales Representative (Eastpak - Jansport)
Tempo Indeterminato · MILANO
LA RINASCENTE SPA
Business Controller di Store
Tempo Indeterminato · MILANO
CARLA G.
Responsabile Pianificazione Della Produzione
Tempo Indeterminato · BOLOGNA
LA RINASCENTE SPA
Allievo/a Business Controller di Punto Vendita
Tempo Indeterminato · MILANO
LAVOROPIÙ DIVISIONE MODA
Addetto/a Tesoreria - Settore Fashion - Ozzano
Tempo Indeterminato · OZZANO DELL'EMILIA
IN STYLE GROUP
Wholesale Brand Specialist
Tempo Indeterminato · MILANO
DOLCE&GABBANA SRL
Logistic Coordinator
Tempo Indeterminato · MILANO
ANTONIA SRL
Event Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
CONFIDENZIALE
E-Commerce & Digital Marketing Specialist
Tempo Indeterminato · ROMA
FOURCORNERS
Sales Manager Rtw Man
Tempo Indeterminato · MILANO
ELISABETTA FRANCHI
Product Manager Borse e Accessori
Tempo Indeterminato · QUARTO INFERIORE
HERMES ITALIE S.P.A.
in Store Trainer - Boutique Milano
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Internal Audit Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
CONFIDENZIALE
Export Manager Abbigliamento Uomo/Donna
Tempo Indeterminato · MILANO
BALENCIAGA LOGISTICA S.R.L.
Balenciaga Tecnico/a Industrializzazione Calzature
Tempo Indeterminato ·
CONFIDENZIALE
Retail Area Manager Lombardia e Piemonte
Tempo Indeterminato · MILANO
MANTERO SETA
Industrializzatore
Tempo Indeterminato · GRANDATE
SWAROVSKI
District Manager - Central Italy
Tempo Indeterminato · ROMA
MIROGLIO FASHION SRL
Buyer
Tempo Indeterminato · ALBA
Di
Ansa
Pubblicato il
27 lug 2016
Tempo di lettura
2 minuti
Condividi
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Clicca qui per stampare
Dimensione del testo
aA+ aA-

Merola (sindaco di Bologna): “Ok lo stop ai licenziamenti di BolognaFiere”

Di
Ansa
Pubblicato il
27 lug 2016

"Lo stop alla procedura di licenziamento per i 123 dipendenti della Fiera è una notizia molto positiva, che dimostra come la via del confronto sia uno strumento imprescindibile per affrontare le complesse strategie per il rilancio e un nuovo piano di sviluppo. L'impegno del Comune di Bologna e degli altri soci pubblici ha contribuito al conseguimento di questo risultato". Così il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha commentato qualche giorno fa l'intesa annunciata dal presidente di BolognaFiere, Franco Boni.


Virginio Merola - Ansa


"Un risultato che dimostra come, a Bologna, la politica abbia saputo interpretare il suo ruolo coniugando la gestione di una situazione urgente come quella della Fiera con i diritti di chi lavora. Non a caso, nel saluto al nuovo consiglio comunale avevo sottolineato che le sacrosante esigenze di sviluppo della Fiera non possono comunque andare a scapito dei diritti. Un ringraziamento a Boni per il senso di responsabilità e l'auspicio che la nuova fase della trattativa possa svolgersi in un clima costruttivo".

Intanto il presidente della Fiera, Franco Boni (ex manager di Fiere di Parma) ha discusso in un'audizione davanti alla Commissione dell'Assemblea Legislativa per discutere della situazione di BolognaFiere.


"Sembra che è arrivato uno che vuole ammazzare i lavoratori - ha detto Boni nel corso dell'audizione - Ma non è così: certamente se nell'ambito della realtà bilancistica degli ultimi anni la fiera paga per dei lavori che non servono più, io non voglio essere accusato di negligenza. La cosa c'è, è un problema e va segnalato, va risolto. Non si tratta di numeri, dietro ai numeri ci sono delle persone. E io mi sono impegnato a cercare delle soluzioni per risolvere quel problema".

Ricordiamo che circa un mese fa BolognaFiere aveva recapitato ai sindacati e ai rappresentanti dei lavoratori (e a Regione, Città Metropolitana e Direzione Territoriale del Lavoro) la lettera con cui avviava la procedura di licenziamento collettivo per 123 dipendenti su 248 della società. Nella raccomandata, Boni ricordava la perdita di 8,9 milioni di euro registrata nel 2015 dalla Fiera di Bologna, ricordando "il cospicuo e perdurante calo dei metri quadri venduti nell'ambito delle manifestazioni ospitate all'interno del quartiere fieristico, dai 592mila mq. venduti nel 2012 ai 454mila del 2015”.

Palazzo d'Accursio, sede del Comune di Bologna - Ansa


Inoltre, aggiungeva Boni, l'altra causa principale della misura era stata: “la migrazione di eventi importanti quali Lineapelle e più recentemente Lamiera, che hanno comportato una rilevante perdita di redditività della società, rendendo indifferibile l'esigenza di recuperare efficienza e redditività, partendo da una sensibile riduzione dei costi aziendali".

"Diviene improrogabile”, sottolineava ancora Boni nella lettera, “la necessità di intervenire sul fronte della riduzione dei costi e sulla riduzione dell'attuale organico di manifestazione in cui opera il personale part-time e sulla completa esternalizzazione dei servizi di front-line".

Il provvedimento, contro il quale si susseguono da settimane i sit-in e le manifestazioni, riguarda l'intero reparto dell'unità produttiva di manifestazione con tutto il personale part-time ad esso addetto, e la squadra antincendio nella sua totalità.

Copyright © 2023 ANSA. All rights reserved.