9 ott 2014
Meissen Couture dalla sede di Milano punta ad Oriente e apre due store in Cina
9 ott 2014
La Staatliche Porzellan-Manfaktur Meissen, storica manifattura di porcellane da collezione (così famosa che le sue creazioni vengono anche definite “oro bianco”) ha intrapreso da alcuni anni un piano di diversificazione che l'ha portata ad entrare in nuovi settori di prodotto, sempre di lusso: i gioielli e gli orologi, la home collection, gli accessori da tavola, la couture e gli accessori, i tessuti e i cuscini. E ora ha deciso di “puntare sull'Italia per rilanciare il marchio, scegliendo il Belpaese non solo come vetrina di prestigio, ma come sede internazionale del luxury group Meissen Couture”, dice il CEO Christian Kurtzke.
Gli ultimi progetti del marchio delle spade incrociate porteranno, secondo lo stesso Kurtzke, ad “un vero ribaltamento dell'azienda”. L'obiettivo di Meissen sarà quello di passare dai 40 milioni di euro di fatturato complessivo del 2013 ad oltre 200 milioni nel 2019. “Vogliamo continuare a rappresentare eleganza regale, ricca di stile, una qualità che ormai non esito a definire leggendaria, e senza compromessi, nonché un elevato valore, apprezzato in particolare dai collezionisti internazionali. Le creazioni artistiche della nostra casa sono presenti oggi in tutti i musei più famosi del mondo e raggiungono costantemente le massime quotazioni nelle aste internazionali. Da secoli vengono tramandate di generazione in generazione e apprezzate come prestigiosa eredità del passato e allo stesso tempo investimento per il futuro”, ricorda il CEO.
Ad oggi, il primo mercato di Meissen è quello asiatico, con Giappone e Taiwan in testa, seguito da quello europeo, ma a breve Meissen Couture sbarcherà in Cina con due nuovi store che presentano il concept “Villa Meissen” (già implementato dal brand a Milano, in Via Montenapoleone 3, dove ha sede Meissen Italia, e uno a Beirut, in un palazzo di 3.500 metri quadri, flagship che propongono tutte le collezioni legate al mondo del lusso dell'azienda tedesca) e, successivamente, negli USA. Il target è di far salire il numero di “Villa Meissen” a 10 entro il 2019. Alcune delle aperture dovrebbero concretizzarsi in location come il
Medio Oriente, ad Istanbul, a Pechino e in Germania. Recentemente è stata aperta una “Villa Meissen” a Dresda, ma in una versione moderna. Inoltre, il marchio possiede uno spazio di 200 metri quadri, unicamente dedicato alle collezioni per la casa, presso il grande magazzino londinese Harrods. Questo ambizioso piano di sviluppo ha visto il passaggio-chiave nella creazione della società “al 100% italiana”, tiene a precisare il CEO, Meissen Couture, che dipende dalla sussidiaria italiana della Manifattura Meissen.
La metamorfosi di questa storica azienda di oggetti in porcellana in un brand di "lusso e lifestyle", nata nel 1710 vicino Dresda, a Meissen appunto, grazie a Re Augusto II di Sassonia “il Forte”, e interamente di proprietà del Governo tedesco, è iniziata nel 2008 con l'arrivo alla sua guida di Christian Kurtzke, ex manager del Boston Consulting Group. Per far tornare al suo antico splendore questa casa tricentenaria, il CEO ha puntato da subito sulla diversificazione e sulla brand extension per trasformarla in un marchio “elegante, cosmopolita e innovativo”, secondo le sue parole. Un lusso discreto, ispirato al patrimonio stilistico e agli importanti archivi dell'azienda tedesca.
Nel 2012, il gruppo ha creato una filiale italiana della Manifattura Meissen, perché nel nostro Paese si trovano i migliori specialisti e artigiani dei prodotti fatti a mano. “Non solo l'Italia (e Milano in particolare) è una delle capitali indiscusse della moda e del design, ma è anche un luogo di eccellenza creativa e manifatturiera, nel quale affondano le radici stesse della Manifattura”, puntualizza il CEO, “anche se è stato un po' difficile farlo capire ai tedeschi!”. Meissen Italia si è insediata in uno splendido palazzo del XVI secolo, in precedenza occupato dal gruppo Mariella Burani, in Via Montenapoleone 3, uno spazio che ha convertito ricreando l'atmosfera di una vera casa. Otto stanze a tema permettono di scoprire il mondo Meissen attraverso mobili, tappeti, tendaggi, porcellane, gioielli, abiti couture e altri articoli per la tavola.
Meissen Italia è anche responsabile della gestione e dello sviluppo dei settori di prodotti di Meissen Couture Joaillerie e di Meissen Couture Home, la linea di arredi e oggetti per la casa lanciata nel 2012 al Salone del Mobile di Milano, oltre appunto a quelli di Meissen Couture, la linea di abiti da sera, da cocktail e da sposa che è stata lanciata nel settembre del 2013 alla Settimana della Moda milanese. È inoltre sempre qui in Italia che è stata istituita la centrale di distribuzione internazionale dei prodotti dell'azienda della Sassonia.
La direzione artistica di Meissen Couture è stata poi affidata alla stilista tedesca Frida Weyer, che possiede il proprio brand omonimo e si è fatta notare dalla Manifattura sassone ispirandosi nella sua collezione di due anni fa proprio alle porcellane di Meissen. Anche l'ultima collezione primavera-estate 2015 di abiti e accessori di alta moda di Meissen Couture disegnata dalla Weyer punta sul bianco in tutte le sue varianti. La head designer si è ispirata al patrimonio storico della Manifattura, prendendo spunto soprattutto dalle sue celebri porcellane ispirate al mondo animale.
Ai vestiti si aggiungono accessori, come foulard e cravatte di seta realizzate a Como, e una collezione di borse anch'esse interamente Made in Italy.
Tutta la produzione degli abiti viene fatta in Italia, in quanto: “Vogliamo avere la possibilità di realizzare capi speciali e sofisticati”.
La sfida dell'azienda è reinterpretare la grande tradizione delle porcellane sassoni in chiave contemporanea, mantenendo saldi i tre valori chiave del proprio heritage: “Il DNA regale, l'abilità manifatturiera, la storia”, dice Kurztke.
Il gruppo di lusso è presente oggi in 30 paesi del mondo, curati dalle compagnie nazionali Meissen Italia, Meissen UK, in Asia dal quartiere generale regionale Meissen Asia-Pacific a Hong Kong, nonché in Medio Oriente, nell’ambito di una partnership strategica, da Meissen Middle East in Libano.
Meissen impiega a livello mondiale oggi circa 650 collaboratori ed è di proprietà dello Stato Libero di Sassonia fin dal 1918. Fa parte della Top 10 dei marchi di lusso tedeschi ed è considerato, grazie alla sua storia e alle tradizioni artistico-artigianali mantenute fino ad oggi, un importante patrimonio culturale tedesco.
"Non c’interessa diventare una compagnia da 1 miliardo di euro. I grandi marchi di lusso sono diventati ormai un business industriale. Noi invece vogliamo offrire un’esperienza di vero lusso, che stenta ad esistere oggi. Per noi non si tratta di una diversificazione nel lusso, ma di un ritorno a quello che Meissen faceva all’epoca di Augusto “il Forte”, quando il sovrano invitava a corte i migliori artisti ed artigiani europei per realizzare tappezzerie, mobili, gioielli, e via dicendo. Abbiamo a disposizione un heritage di 300 anni e 60.000 disegni nei nostri archivi”, conclude Christian Kurtzke.
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