Ansa
9 gen 2015
Max Mara : sfila a NY la collezione Pre-Fall 2015
Ansa
9 gen 2015
La collezione pre-fall che Max Mara ha presentato l'8 gennaio scorso a New York è carica di ricordi e di evocazioni architettoniche della Manhattan del passato. Lo spunto creativo della collezione è il paesaggio della Lower Manhattan, ricco di memorie artistiche.
Quando Robert Smithson, intellettuale della scena artistica americana, negli anni '60 dichiarò il futuro "superato", rifletteva sulla memoria come un aspetto di design. Un'ottica secondo la quale le particolarità di un luogo dovrebbero determinare che cosa vi si costruisce sopra. Il progetto di Renzo Piano per il nuovo Whitney Museum of American Art sembra essere modellato dalle strutture e dagli spazi circostanti. A un paio d'isolati dal Whitney Museum si trova l'edificio che una volta ospitava la celeberrima discoteca Roxy. Lì, Jean-Michel Basquiat, Andy Warhol, Rene Richard e Keith Haring si ritrovavano con Debbie Harry e Madonna. Immagini del tempo mostrano una cultura vivace di hipster in prima linea e alta società, arte radicale e feste strepitose che fiorì in un decadente panorama urbano.
L'architettura minimalista ispira Max Mara che fa sfilare capi in crespo di lana nera, come la redingote, la gonna alla caviglia tagliata sbieco e i blazer a doppio petto. Una serie di look in total red rievoca i ballerini degli spettacoli di Trisha Brown vestiti di rosso scarlatto. Dalla "Animal Estates 1.0", Lynx rufus, Tyto alba e Kinosternon Subrubrum rivendicano il loro habitat naturale in stampe piazzate dai colori animalier e maglioni in cachemire con motivo jacquard da indossare con mini di pelle. Il nuovo parka è oversize e reversibile, in cachemire color castagna e nylon più sottile, in un delicato grigio gufo. L'alpaca è ampiamente presente, per cappotti a vestaglia con motivi animalier color lontra. La lucente techno seta è incisa con motivi animalier per trench dal gusto contemporaneo e bomber minimali da indossare sotto il cappotto. Piumini in ultrasuede, tocchi inaspettati di metallo, lussuosi scarponcini e berretti a costine di cachemire enfatizzano il messaggio: cool, classico e sexy.
La colonna sonora è del leggendario dj Johnny Dynell, alla consolle della discoteca Roxy negli anni '70, dove mixa pezzi fondamentali di Lou Reed, con cui ha collaborato. Come suggeriva Smithson, ricordare il passato è un modo per passare al futuro.
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