AFP
21 mag 2015
Marks & Spencer: persistenti difficoltà nell'abbigliamento
AFP
21 mag 2015
L'utile netto di Marks & Spencer è diminuito del 7% nell'esercizio 2014-2015, a causa di imposte più elevate, che si sono combinate con le continue difficoltà che il marchio britannico incontra nel settore dell'abbigliamento.
Fra il 30 marzo 2014 e il 28 marzo 2015, l'utile netto della catena inglese è arrivato a 486,5 milioni di sterline (675 milioni di euro all'attuale tasso di cambio). Buona parte del suo calo è legato all'aumento dell'aliquota fiscale effettiva presentato da M&S nel proprio bilancio mercoledì.
L'utile operativo del gruppo britannico è invece cresciuto leggermente, dell'1%, a 701,3 milioni di sterline, incrementato soprattutto da forniture meno costose.
Le vendite di prodotti alimentari della catena hanno continuato a buon ritmo nel Regno Unito, con ricavi in crescita, grazie alla sua strategia di concentrazione verso il segmento di alta gamma in un mercato messo sotto pressione dall'offensiva delle insegne di hard discount.
Ma le sue vendite nel Regno Unito di merci generiche, che comprendono quelle di vestiti, calzature ed elettrodomestici, sono calate del 2,5%. Tallone d'Achille del distributore in questi ultimi anni, esse sono state influenzate fra l'altro da un autunno particolarmente mite, con M&S che ha spiegato di avere sofferto di questo fatto in modo molto significativo vista la quota di mercato di primo piano che raggiunge nel segmento di abbigliamento invernale nel Regno Unito.
All'estero, i ricavi del gruppo sono diminuiti, a causa delle turbolenze geopolitiche in Russia e Ucraina e della volatilità valutaria della Turchia.
Infine, il fatturato di Marks & Spencer si è mostrato più o meno stabile, a 10,31 miliardi di sterline (14,3 miliardi di euro).
Per l'esercizio in corso, M&S auspica in particolare di migliorare ulteriormente i margini della sua attività nelle merci generiche, proseguendo negli sforzi che ha già intrapreso per la riduzione dei costi di approvvigionamento.
Il gruppo ha annunciato un incremento del 5,9% del dividendo versato ai propri azionisti nell'insieme dell'esercizio e un programma di acquisto di azioni per 150 milioni di sterline per l'anno in corso.
Mercoledì mattina, il prezzo delle azioni di M&S cresceva leggermente, dello 0,17%, a 586,50 pence alla Borsa di Londra, dove l'indice delle 100 blue chip diminuiva contemporaneamente dello 0,39%.
“Queste cifre possono essere analizzate considerandole come un bicchiere mezzo vuoto o un bicchiere mezzo pieno”, ha spiegato Richard Hunter, responsabile del mercato azionario presso Hargreaves Lansdown Stockbrokers.
"I temi principali restano gli stessi: l'alimentare cresce, le merci generiche diminuiscono e l'attività internazionale resta sotto pressione (...). L'utile ante imposte ha deluso le aspettative, (ma) i margini sono più alti", ha riassunto Hunter.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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