27 lug 2017
Maredamare chiude in tenuta e punta a collaborare con il SIUF di Shenzhen
27 lug 2017
A Maredamare 2017, il salone italiano del beachwear che si è tenuto alla Fortezza da Basso di Firenze dal 22 al 24 luglio, ci sono da registrare soprattutto due cose: l’aumento delle presenze di marchi espositori e il battesimo del progetto “Underbeach”, piattaforma che è nata per riunire gli operatori di piccole-medie dimensioni del mondo Intimo-Mare che desiderino investire in modo moderno nella crescita della loro attività, la quale era stata pre-lanciata un anno fa.
La manifestazione ha visto infatti crescere il numero degli espositori, in controtendenza con i saloni di riferimento del settore, e tenere in modo sostanziale il numero dei visitatori (poco meno di 9.000).
Sono state presenti in fiera le collezioni di 243 marchi di beachwear e accessori provenienti da tutta Europa (tra le 173 riconferme, i 20 rientri, e i 50 espositori al debutto), dai nomi più noti fino ai giovani designer, a rappresentare l’offerta più qualificata del comparto.
“Questa decima edizione ci consegna ottimi indicatori per il prossimo futuro”, afferma Alessandro Legnaioli, l’ideatore e organizzatore della fiera fiorentina. “Soprattutto quello del primo successo del progetto “Underbeach”: 18 negozi italiani dislocati su tutto il territorio nazionale hanno deciso per la prima volta di fare qualcosa insieme senza ‘uccidersi’, creando una rete d’impresa. Inizialmente, questi negozi realizzeranno un sito web comune con i rimandi a tutti i siti ufficiali dei clienti, e contestualmente organizzeranno dei programmi comuni per gestire i rapporti con la clientela. Il tutto partirà ufficialmente entro un paio di mesi”.
“È un progetto esclusivo e inedito per un salone di settore, reso necessario dalla rapida evoluzione del comparto, che talvolta si lascia alle spalle qualche attore che non ha saputo guardare oltre il quotidiano”, continua Legnaioli.
In fiera, da segnalare per la prima volta la presenza di uno stand del salone cinese SIUF, la fiera internazionale, organizzata a Shenzhen e giunta alla 12ma edizione, di intimo e lingerie, che si svolge in aprile. “L’idea è di fare una carovana di marchi italiani che approdino in questo salone nell’edizione di aprile 2018”, continua Legnaioli. “Il responsabile Europa di SIUF ha contattato tutti gli espositori di Maredamare e adesso la fiera cinese cercherà di ‘arruolare’ più marchi italiani possibili tra le sue fila. Se saranno abbastanza i marchi interessati (almeno una decina), l’idea sarebbe quella di farsi assegnare un’area a latere della fiera di Shenzhen per costituire una nostra collettiva e inventarsi un po’ di eventi e intrattenimenti all’italiana”.
“In termini di affluenza e qualità dei visitatori”, chiude Legnaioli, “al momento possiamo dirci molto soddisfatti dopo aver raccolto le testimonianze di diverse aziende espositrici. E quindi adesso, a riflettori spenti, ci concentriamo sul lavoro di imbastitura della partnership con il SIUF di Shenzhen”.
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