Maison Margiela: vigili del fuoco celtici e un po’ sadomaso
Lo si deve riconoscere a John Galliano: la sua immaginazione selvaggia non è mai stata domata. Il suo ultimo défilé di ready-to-wear per Maison Margiela ha ripreso le idee principali che Galliano ha mostrato nella collezione sartoriale per la linea “Artisanal” presentata lo scorso gennaio – usando degli ologrammi per ottenere, beh, un grande effetto. Ma siccome la couture ha bisogno di una luce speciale per apprezzarla del tutto, questi look metallici offrivano una grande profondità tridimensionale alla piena luce del giorno.

Galliano li ha utilizzati su tagli giganteschi: enormi cappotti da pompiere o parka giganti, rifinendo queste fantasie in poliuretano con frange western e strisce di tulle. Ha persino infilato un caban/trench nella struttura di una giacca da motociclista in pelle, realizzando un'imbracatura per il corpo piena di tagli alquanto sadomaso. Lo stilista britannico sarà sempre un po’ cattivello.
Il trasferimento di John nell’undicesimo arrondissement parigino, dove si trova il quartier generale di Margiela, continua ad influenzare ed alimentare la sua attrazione per lo street style. Così, ogni modella indossava robuste sneakers di pelle bianca o dalla superficie olografica argentata – reminiscenze delle Reebok “Pump” – ma rifinite con dettagli presi in prestito dall’attrezzatura per le arrampicate in montagna. Il modello di punta della linea si chiama infatti “Security Margiela Sneaker”.
Era presente anche un mood celtico nella collezione: dai cappotti inglesi Harris in tweed che si trasformavano in maniche a maglie intrecciate con punto Aran; a maglioni irlandesi di lana grezza ancora nello stile delle Isole Aran tagliati di sbieco o indossati come enormi sciarpe.

Come sempre ormai, da quando è arrivato da Margiela, Galliano non è uscito a salutare, a rispettare una tradizione di Martin Margiela, il riservato fondatore della maison. Ed è un peccato, visto che ci mancano i famosi saluti di John in passerella, vere e proprie sortite aggiuntive di outfit in cui una volta si presentava vestito come uno squilibrato maresciallo napoleonico, quella dopo da pugile che sembrava uscito da un racconto breve di Ring Lardner Jr., e via dicendo.
Si può solo immaginare come si sarebbe agghindato al termine di questo show. Che ne dite di Steve McQueen di “L’inferno di cristallo” che incontra Clint Eastwood di “Assassinio sull’Eiger”?
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