26 mar 2013
Maison Academia, un marchio Made in Italy nato dal Web
26 mar 2013
Maison Academia si presenta come un marchio di moda di nuova generazione, dove tutto il processo aziendale dalla creazione allo sviluppo prodotto e alla vendita si riconduce al Web. Il sito maisonacademia.com diventa un luogo di scambi virtuali dove si creano e sono messe in vendita le collezioni di prêt-à-porter femminile di questa griffe accessibile – il prezzo medio si situa intorno ai 270 euro – interamente Made in Italy.
Oggi numerosi giovani stilisti sognano di lanciare il proprio brand ma non hanno le risorse per farlo. Mary Palomba (35 anni) e Maurizio Palumbo (28 anni), due giovani imprenditori napoletani con una lunga esperienza nella comunicazione per conto di vari marchi, sono partiti da quest’analisi per fondare nel 2011 Maison Academia, una piattaforma digitale che permette di selezionare designer emergenti provenienti da tutto il mondo offrendo loro la possibilità di disegnare, realizzare e vendere i propri modelli attraverso Internet.
Il principio è semplice. Maison Academia lancia un concorso per ogni collezione indicando un «contest» composto da vari temi da seguire, secondo le tendenze della stagione. Tra i temi proposti ad esempio per comporre la primissima collezione dell’estivo 2013: minimalismo, bianco e nero, anni ’20, plissé, foreste tropicali, ecc. I «fashion designer» mandano quindi i loro bozzetti alla piattaforma. Dei “Mentor”, in realtà dei consulenti specializzati nel merchandising, aiutano gli stilisti a finalizzare le loro proposte rendendole più coerenti con la collezione tramite intensi scambi di mail, intervenendo sui tagli, sulla scelta dei tessuti, ecc.
La creatività è cosi canalizzata per adattarsi alle tendenze e alle esigenze commerciali. I bozzetti degli stilisti vengono quindi votati sempre attraverso Internet dal pubblico, i “fashion lovers” che costituiscono la community creatasi attorno a Maison Academia. Una giuria di 8 personalità provenienti dal mondo della moda seleziona poi una ventina di look che andranno a comporre la collezione.
«Abbiamo attualmente oltre 700 stilisti iscritti al nostro sito di tutte le età e orizzonti. Per la nostra prima collezione abbiamo ricevuto 350 bozzetti. Una dozzina di designer sono stati selezionati al termine di questo primo concorso per disegnare un totale di 18 look. Ogni modello sarà firmato dal nome del designer sotto l’etichetta Maison Academia e riceverà una percentuale del 5% sul totale delle vendite”, spiega l’amministratore delegato Maurizio Palumbo. Italiani ma anche egiziani, americani, tedeschi qualche indiano e cinese e un sudafricano firmano la prima collezione che è stata presentata a Milano martedi 26 marzo.
I modelli selezionati sono poi realizzati da aziende manifatturiere italiane situate nel centro della penisola. I prototipi sono inseriti direttamente sul sito e ogni modello viene prodotto sulla base dei preordini registrati. Le vendite sono spinte specialmente dal passaparola e dall’autopromozione che si fanno direttamente gli stilisti.
«Il nostro business model è molto flessibile. Abbiamo testato la formula per un anno e questo ci ha permesso di strutturare la società che impiega 5 persone e numerosi consulenti. Tra i nostri consiglieri possiamo contare in particolare su figure come l’ex AD Michele Piva e l’ex merchandising manager Mario Zanotti di Gianfranco Ferré», sottolinea Maurizio Palumbo.
«Siamo una specie di incubatore, una sorta di scuola che offre a stilisti debuttanti una vetrina internazionale. Non vogliamo fermarci qui. L’obbiettivo è di affidare più avanti delle capsule collection ai designer più talentuosi. Intendiamo anche lanciare collezioni di accessori e il menswear», indica la Chief operating officier Mary Palomba.
Il progetto è sostenuto dalla società di venture capital romana LVenture Group fondata da Luigi Capello e Stefano Pighini, attraverso la controllata Luiss Enlabs, primo incubatore di startup italiane. Oltre a un primo finanziamento di 25 000 euro per l'avvio del progetto, Luiss Enlabs ha supportato il management nella definizione della strategia e dei processi aziendali.
Filas-Finanziaria Laziale di Sviluppo, primo operatore di venture capital nel Lazio, ha co-investito insieme a un pool di investitori privati con un primo round da 500.000 euro concluso nel settembre del 2012. I soci fondatori e manager della società detengono ora circa il 66% delle quote in parti uguali e sperano di raggiungere un fatturato di 300.000 euro entro la fine del 2013 e di 2 millioni di euro nel 2014.
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