LVMH ha chiuso il 2015 con risultati leggermente superiori alle attese: nonostante la "situazione di instabilità" che permane in Medio Oriente e il "calo del turismo" in Francia legato agli attentati, nel 2015 il gruppo del lusso ha realizzato un nuovo esercizio record, con un fatturato in aumento del 16% a 35,7 miliardi di euro e un utile operativo da 6,61 miliardi, contro i 5,7 mld del 2014.

Gli analisti, secondo Thomson Reuters Ibes, si aspettavano ricavi pari a 35,512 miliardi e un utile normalizzato di 6,498 miliardi.

La crescita è stata a due cifre in tutti i segmenti, grazie a buoni risultati di tutti i marchi storici del gruppo e a una ripresa del settore vini e superalcolici, che l'anno scorso aveva pagato la riduzione di stock dei venditori al dettaglio in Cina in seguito alle nuove misure anti-corruzione del governo.

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Bene anche tutti i marchi italiani del gruppo, da Fendi, che l'anno scorso ha celebrato i suoi 90 anni, a Bulgari, che ha registrato una "forte crescita" grazie in particolare al successo dell'iconica linea Serpenti e all'apprezzamento riscontrato dalle nuove collezioni Diva e Lvcea. Fino all'ultima arrivata dall'Italia in casa LVMH, Loro Piana, che "continua ad investire nei suoi strumenti di produzione" e ha anche lanciato una nuova fibra che mescola cachemire e vigogna.

Tra i nuovi prodotti, è stato "accolto particolarmente bene dal mercato" lo smart watch di Tag Heuer, realizzato in collaborazione con Google e Intel. Un buon risultato che ha in parte compensato l'impatto sul segmento orologeria della "crescente prudenza negli acquisti dei dettaglianti multimarca".

Unica nota parzialmente negativa dell'esercizio è stato il calo dell'utile netto, passato da 5,65 miliardi di euro nel 2014 a 3,573, ma principalmente a causa della forte plusvalenza registrata l'anno scorso dalla cessione di azioni Hermes.
Ciononostante, il dividendo proposto agli azionisti è superiore dell'11% a quello dello scorso anno, a 3,55 euro per azione.

In questo contesto, il gruppo Lvmh si dice "fiducioso" per il 2016, perché "in un contesto di incertezze economiche, monetarie e geopolitiche" ritiene di possedere "i punti di forza per procedere la sua dinamica di crescita".