LVMH ha annunciato che il suo consiglio d'amministrazione ha adottato a fine gennaio la prima fase di una trasformazione della forma giuridica della società, per passare dallo statuto di società anonima a quello di società europea.

Questo nuovo regime giuridico, determinato dalla direttiva europea dell'8 ottobre 2001, recepita nel diritto francese da una legge del 26 luglio 2005, mira a riflettere la natura europea di un'azienda la cui attività copre diversi Paesi dell'Unione.

"Il peso delle maison che hanno le loro radici in nazioni europee diverse dalla Francia è cresciuto in modo molto significativo negli ultimi anni", spiega LVMH in un comunicato, facendo riferimento a Loewe, Fendi, Pucci, Acqua di Parma, Tag Heuer, Zénith, Hublot e ancora Bulgari, fino all'acquisto l'anno scorso del marchio italiano di abbigliamento Loro Piana.

"Lo statuto di società europea rifletterà meglio la natura e la dimensione europea ed internazionale del gruppo LVMH", aggiunge la nota.

Il gruppo del lusso precisa che questa evoluzione, che sarà sottoposta agli azionisti all'Assemblea Generale del 10 aprile, non ha alcun impatto sulla governance, la sede legale o il luogo di quotazione delle azioni, e che non determina conseguenze per gli azionisti.

Lo statuto di società europea offre una maggiore flessibilità nella ripartizione del capitale fra le entità europee dello stesso gruppo, permettendo la trasformazione delle filiali in succursali. Inoltre, consente l'apertura a livello europeo di trattative sulla consultazione dei dipendenti e facilita le fusioni transfrontaliere in Europa.

Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: Reuters