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Pubblicato il
5 set 2012
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Luxottica: trattativa in corso per vendere Sears Optical

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APCOM
Pubblicato il
5 set 2012

Luxottica sarebbe nella fase avanzata di un negoziato per cedere la Sears Optical, un suo marchio in licenza nell'importante divisione vendite al dettaglio. E' quanto ha appreso America 24 da autorevoli fonti a Wall Street.


Ray-Ban fa parte del gruppo Luxottica

La Sears Optical è una costola del colosso al dettaglio americano Sears e dispone di una rete di 800 negozi in America, specializzati nell'ottica. I punti vendita sono all'interno dei grandi magazzini e l'arrivo di Luxottica aveva consentito l'aggiunta, alla linea di vendita, di marchi importanti come Ray-Ban, di proprietà del colosso di Agordo. L'acquirente dovrebbe essere la Us Optical, un gruppo americano attivo nello stesso settore.

Sears Optical era stata acquisita nel 2004 e con Target Optical (circa 300 punti di vendita nella grande catena al dettaglio Target) fa parte dei marchi in licenza in gestione operativa. Us Optical invece è una società che opera nella vendita di lenti da vista con una catena di negozi distribuiti sul territorio americano e punta, con questa operazione, ad aumentare la sua penetrazione nel mercato nazionale.

Secondo le fonti, Sears Optical non avrebbe dato i risultati finanziari voluti nel complesso meccanismo d'integrazione di una rete globale che conta ormai oltre 7.000 punti vendita (alla fine del 2011) e che poggia su catene per la distribuzione di massa e su punti di vendita più esclusivi, mirati al lusso. Da qui la decisione di cederla e di concentrare le energie sul resto della rete di massa che include, fra gli altri, colossi come LensCrafters, Pearle Vision, OPSM Laubman& Pank, Budget Eywear e GMO e su quella di lusso che inlcude Sunglass Hut, ILORI, Optical Shop of Aspen, Oliver Peoples, David Clulow, Bright Eyes e Oakley O'Stores & Vaults.

La decisione di cedere Sears, secondo analisti interpellati da America 24, potrebbe essere stata accelerata da un 2011 molto intenso dal punto di vista dell'espansione nel settore al dettaglio, con l'acquisto della Multioptical S.L. e l'acquisto di due catene al dettaglio in Messico, poi assorbite sotto il marchio Sunglass Hut.

Il punto di forza della rete Luxottica resta comunque negli Stati Uniti d'America con Lens Crafters: grandi superfici, accurato servizio e alto contenuto di moda, 964 negozi in Nord America e 191 negozi in Cina e Hong Kong, per un totale di 1155 punti vendita, il più grande in Nord America.

Pearle Vision, dimensione contenuta e marchio storico dell'ottica statunitense, valorizza anche la componente franchising: dispone infatti di 370 negozi gestiti direttamente e di 356 negozi in franchise. Un altro punto di forza nel lusso è Sunglass Hut, una catena attiva solo negli occhiali da sole con focus verso il segmento ad alto contenuto di moda e quindi con margini più elevati. Sunglass Hut ha una catena di 2.295 negozi a livello globale e opera - oltre che in America - in Australia, nell'area Asia-Pacifico, in Sudafrica e in Europa.

Inclusi nel numero totale dei negozi vi sono 66 punti vendita in franchise soprattutto in Medio Oriente e India. Sunglass Hut è stato il punto di partenza per costruire l'espasione in Messico.

"In questa situazione, con un complesso numero di attività diversificate e con il rafforzamento in Messico, è meglio concentrare le risorse e le attenzioni su cespiti con forte potenziale e sacrificare cespiti che nonostante sforzi e attenzioni rendono meno delle attese. In questa chiave - secondo le fonti - la decisione di Luxottica di rinunciare alla gestione di Sears è impeccabile".

L'operazione Sears potrebbe generare - stando a quanto riferito ad America24 - un introito di circa 150 milioni di dollari, ma il negoziato resta aperto e le trattative si stanno concentrando proprio sul prezzo. Luxottica ha chiuso il secondo trimestre dell'anno in forte crescita, con un fatturato di oltre un miliardo e 882 milioni di euro, con un incremento ai livelli attuali di cambio del 15,2%. L'utile netto è stato di 195,5 milioni (+20,6%), l'utile per azione di 0,42 euro. Le vendite relative alla divisione dettaglio hanno contato per oltre il 50% del fatturato del gruppo, a quota 1.094 miliardi di euro, con un aumento del 17%, superiore dunque alla media generale.

Fonte: APCOM