Gianluca Bolelli
16 gen 2017
Luxottica si fonde con la francese Essilor. Nasce un gigante dell'ottica
Gianluca Bolelli
16 gen 2017
Il gruppo francese Essilor, numero uno mondiale delle lenti oftalmiche, ha annunciato nella mattina di lunedì di aver perfezionato un accordo con l'azionista di maggioranza del gruppo bellunese di occhialeria Luxottica in vista di una fusione delle due aziende, che così creeranno un gigante mondiale dell'eyewear.

La fusione tra i due gruppi formerà un gigante dalla capitalizzazione borsistica combinata che allo scorso venerdì risultava essere del valore di 46,2 miliardi di euro e farà nascere un'azienda da oltre 15 miliardi di euro di fatturato e 140.000 dipendenti nel mondo.
La famiglia di Leonardo Del Vecchio, il boss dell'azienda da lui fondata ad Agordo (BL) nel 1961, che controlla il 62% del gruppo tramite la holding Delfin, trasferirà per intero questa sua partecipazione ad Essilor, a fronte dell'assegnazione di azioni Essilor di nuova emissione sulla base del rapporto di scambio pari a 0,461 azioni Essilor per un'azione Luxottica. In seguito, il gruppo francese lancerà un'offerta pubblica di scambio obbligatoria per le azioni rimanenti, hanno indicato i due gruppi in un comunicato.
Leonardo Del Vecchio, oggi 82enne, presidente esecutivo di Luxottica e della holding Delfin, diventerà presidente esecutivo e aministratore delegato della futura entità, chiamata EssilorLuxottica, mentre Hubert Sagnières, attuale PDG di Essilor, diventerà vicepresidente esecutivo della stessa, secondo il comunicato. I due manager disporranno dei "medesimi poteri".
La società sarà quotata solo a Parigi. Luxottica sparirà dunque dal listino di Milano e da quello di New York, dove è attualmente quotata. Dopo la notizia, a Piazza Affari il titolo di Luxottica è volato a un +13,5%, scendendo poi in tarda mattinata a un +8%.
La chiusura definitiva dell'operazione è prevista per la seconda metà del 2017, dopo l'ok delle autorità antitrust delle due nazioni.
Al termine della fusione, Delfin avrà una quota compresa tra il 31 e il 38% della futura società, e sarà eliminato ogni diritto di voto doppio, si legge nel comunicato. Nel CdA saranno nominati da Essilor 8 amministratori e altrettanti da Luxottica.

La fusione "dovrebbe generare progressivamente delle sinergie di fatturato e costi" per un ammontare stimato fra i 400 e i 600 milioni di euro "a medio termine", prosegue la nota ufficiale.
Secondo gli analisti, l'operazione garantirà un valido piano di successione per quando l'ormai anziano fondatore deciderà di lasciare. Le due società erano già andate vicine a fondersi nel 2014, ma le trattative (allo studio già da due anni prima) non andarono in porto. Da allora l'azienda francese ha attuato una profonda ristrutturazione, orientandosi maggiormente verso i consumatori.
Luxottica viene invece da un periodo di continui cambi al proprio vertice dirigenziale. Dopo la partenza di Andrea Guerra nel 2014, Del Vecchio nominò nuovo CEO Enrico Cavatorta, che però lasciò l'incarico dopo solo un mese. Il successore Adil Mehboob-Khan, uno dei due AD entrati in carica due anni prima, se n'è andato a gennaio del 2016, tanto che Leonardo Del Vecchio ha deciso di prendere in mano le sue deleghe affiancandosi all'altro AD, Massimo Vian.
Luxottica possiede marchi come Ray-Ban, Oakley e Sunglass Hut. Il gruppo veneto ha ottenuto un fatturato di 9 miliardi di euro nel 2015. Essilor ha invece realizzato un fatturato di oltre 6,7 miliardi di euro nel 2015.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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